300mila tonnellate di rifiuti campani interrati in Puglia, la DIA confisca patrimonio da 6 milioni di euro a pluripregiudicato di Foggia – video

Il 46enne è stato condannato a 3 anni e 9 mesi nel processo Black Land sul traffico di rifiuti dalla campania alla Puglia. L’antimafia barese adesso gli ha confiscato beni per 6 milioni di euro.  La Direzione Investigativa Antimafia di Bari sta infatti procedendo alla confisca di beni e disponibilità finanziarie nei confronti di un pluripregiudicato foggiano, già coinvolto nell’ambito dell’operazione “Black Land”.

Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Foggia – Seconda Sezione Penale Ufficio Misure di Prevenzione, su proposta della Procura della Repubblica di Bari, a seguito di complesse investigazioni patrimoniali svolte dalla DIA.

L’operazione, lo ricordiamo, fu guidata dalla DIA e dai Carabinieri su delega della DDA di Bari e riguardava lo smaltimento irrituale di rifiuti speciali altamente tossici.  E aveva visto la confisca di beni presso la “Edil C. s.r.l.”, con sede ad Ordona, ditta esercente l’attività di trattamento e smaltimento rifiuti e la “P.L. trasporti s.r.l.”, con sede ad Ordona, esercente l’attività di trasporto merci su strada. 300mila le tonnellate di rifiuti interrate secondo gli inquirenti. Linkiamo qui sotto il video del Tgr:

 

 

 

Il comunicato ufficiale: La Direzione Investigativa Antimafia di Bari ha confiscato beni e disponibilità finanziarie, per 6 milioni di euro, nei confronti del pluripregiudicato CIAFFA Gerio, residente in Ordona (FG), condannato in via definitiva alla pena di 3 anni e 9 mesi di reclusione nell’ambito della nota operazione “Black Land”, condotta in passato da DIA e Carabinieri su delega della DDA di Bari, per aver, unitamente ad altri soggetti coinvolti, smaltito irritualmente rifiuti speciali altamente tossici, a fronte di un ingiusto profitto derivante dall’offerta, fuori mercato, proposta a diversi centri di stoccaggio.

 

L’odierno provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Foggia – Seconda Sezione Penale Ufficio Misure di Prevenzione, su proposta della Procura della Repubblica di Bari, a seguito di investigazioni patrimoniali, svolte dal Centro Operativo DIA di Bari, che hanno consentito di acclarare una netta sproporzione tra i redditi dichiarati da lui e dal suo nucleo familiare, ai limiti della normale sopravvivenza, rispetto agli ingenti investimenti effettuati nel periodo oggetto di accertamento, risultati essere frutto di proventi illeciti. La confisca ha riguardato, nello specifico:

  • la “Edil C. s.r.l.”, con sede in Ordona (FG), c.da Cavallerizza snc, esercente l’attività di trattamento e smaltimento rifiuti;
  • la “P.L. trasporti s.r.l.”, con sede in Ordona (FG), c.da Cacciaguerra snc, esercente l’attività di trasporto merci su strada;
  • la “Ciaffa Bioagri società semplice agricola”, con sede in Ordona (FG), proprietaria di enormi appezzamenti di terreno coltivati principalmente ad ortaggi e cereali;
  • 79 appezzamenti di terreno ubicati in Ordona (FG), Orta Nova (FG) e Cerignola (FG), per un totale di circa 179 ettari, di proprietà della “Ciaffa Bioagri società semplice agricola”;
  • 3 fabbricati rurali della “Ciaffa Bioagri società semplice agricola”, ubicati nell’agro di Ordona (FG);
  • 2 immobili in Castelluccio dei Sauri (FG);
  • 61 mezzi, la maggior parte dei quali escavatori, pale meccaniche, mezzi agricoli e camion;
  • disponibilità finanziarie, consistenti in conti correnti, libretti di deposito e polizze assicurative.

Lo stesso Tribunale ha disposto, inoltre, nei confronti del CIAFFA la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza per 4 anni, con obbligo di soggiorno nel comune di Ordona (FG).