Bari: visita di tecnici specializzati dell’ONU alla sede dell’Acquedotto Pugliese

Una delegazione di tecnici dell’ONU, specializzati nel campo idrico e impegnati nelle
missioni dell’organismo internazionale nel mondo, ha visitato la sede di Acquedotto
Pugliese dove ha preso contatto con alcune strutture prioritarie per la gestione del
Servizio idrico integrato, come il laboratorio centrale della Vigilanza Igienica e il
centro di telecontrollo delle reti – eccellenze di AQP – approfondendo obiettivi e
modalità di funzionamento con i tecnici dell’azienda idrica.bLa finalità dell’incontro tra i tecnici dell’AQP e gli ingegneri dell’ONU è creare un rapporto stabile di condivisione delle migliori pratiche, al fine di sviluppare competenze e sinergie per la gestione ottimale dei  sistemi idrici.

Il controllo della qualità e delle quantità dell’acqua immessa in rete rappresenta un
aspetto importante dell’’attività di Acquedotto Pugliese. In questa direzione è fondamentale il ruolo svolto dal laboratorio chimico centrale della Vigilanza Igienica di Bari, intorno a cui ruota una serie di laboratori periferici, dislocati su tutta l’area servita e presso gli impianti di potabilizzazione. Il risultato di questa complessa struttura organizzativa sono oltre 480mila controlli l’anno dell’acqua erogata, grazie anche a 4.500 sensori, presenti sulla rete, che consentono il monitoraggio, in tempo reale, dei principali indicatori di potabilità,
con possibilità di interventi immediati in caso di anomalie.

La purezza dell’acqua è, inoltre, garantita dalle stazioni di disinfezione, posizionate sui principali snodi della rete. Una vasta attività di cui offre un quadro esauriente il sito aqp.it e l’app FontaninApp, su cui sono riportati i dati relativi all’acqua distribuita
dall’Acquedotto Pugliese in ogni abitato, oltre a consigli e buone pratiche per
preservarne la qualità fino al rubinetto di casa. Altro sistema fondamentale per l’attività svolta da Acquedotto Pugliese è il telecontrollo dei flussi in rete.

Si tratta di un sofisticato dispositivo informatico per la supervisione e la
regolamentazione del flusso idrico, attraverso il quale vengono monitorati in remoto
oltre 550 impianti con l’impiego di circa 3.000 sensori. Un’innovativa
strumentazione supportata da specifici software, che permette un utilizzo più
razionale delle risorse idriche, con riduzione dei costi e dei tempi di risoluzione
delle anomalie e, soprattutto, una maggiore efficacia nella riduzione delle perdite.
Al termine dell’incontro, i tecnici dell’ONU hanno visitato il palazzo della sede
centrale di Acquedotto Pugliese, autentico gioiello architettonico e monumento
all’avvento dell’acqua pubblica nella nostra regione.