Trani: la cava dei veleni fuma ancora! I cittadini hanno il diritto di conoscere la verità – video

“La cava fuma ancora. Fuma da 7 mesi” – è il commento del gruppo politico Trani A Capo diffuso abbinato ad un video pubblicato nelle ultime ore sulla pagina Facebook del movimento politico tranese. “Un’emergenza in atto” si rende noto in nel corso di una conferenza stampa.

Nei mesi scorsi sono serviti a sollevare la questione, ma i tentativi di spegnimento degli incendi sotterranei in Contrada Monachelle a Trani sono purtroppo andati in gran parte a vuoto: parliamo di residui di oli minerali e idrocarburi sversati illecitamente e ora causa di incendi di fatto inestinguibili. Una situazione drammatica che sta preoccupando la popolazione e non solo: con temperature stimate sui 400 gradi, infatti, il rischio esplosione sarebbe costante. Il tutto avviene in un terreno non lontano dalle coltivazioni.

Come se non bastava la questione della discarica di Trani sotto sequestro, infatti, in Contrada Monachelle da troppo tempo i cittadini possono osservare la fuoriuscita di fumi accompagnati da odori nauseabondi. Un intervento di Carabinieri, Arpa ed Amministrazione comunale ha permesso di constatare la presenza sotterranea di materiale riconducibile a oli lubrificanti e gasoli e alla proprietà privata del terreno. Nonostante i tentativi iniziali di spegnere almeno i fumi che raggiungono la superficie, parte dei fumi sono ancora oggi evidenti. Questo nonostante le copiose precipitazioni piovose che avrebbero potuto spegnere gli incendi ma che invece, incredibilmente, non sono bastate.

Nel frattempo da contrada Monachelle i fumi continuano a fuoriuscire. E non finisce qui: a pagare le spese per le bonifiche saranno soldi pubblici. Le proprietarie del terreno hanno infatti impugnato dinnanzi al Tribunale Amministrativo l’ordinanza di bonifiche disposta nel novembre scorso dal Sindaco Amedeo Bottaro. In attesa di accertare le responsabilità, queste passano alla Provincia, cui comune però si è sostituito per la presunta inerzia. La Procura di Trani ha nominato un consulente mentre sono in corso le nuove analisi. Il Comune di Trani procederà ai lavori anticipando le spese. Si tratterebbe comunque soltanto di un anticipo in attesa degli accertamenti che dovrebbero svelare le responsabilità del grave atto ai danni dell’ambiente. Nel frattempo, i fumi continuano a fuoriuscire da quel terreno, ribattezzato “cava dei veleni”.

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