Bari e quelle siringhe sporche di sangue in via Nicolai, simbolo di degrado e disperazione

Partiamo con il presupposto che chi si droga non è felice. E’ molto infelice. E’ disperato. A volte non vorrebbe drogarsi ma non riesce a smettere. E’ una situazione simbolo di un degrado sociale certamente unita alla problematica del disagio, della mancanza di un lavoro stabile o se vogliamo, più in generale, alla mancanza di un senso profondo della vita. Così nascono questi drammi, spesso silenziosi, che si manifestano poi con i ritrovamenti dei cittadini, stupefatti, disgustati ed al contempo molto preoccupati per quello che sono costretti a vedere sull’asfalto delle strade del capoluogo pugliese.

Parliamo nello specifico di Via Nicolai: nelle ultime ore, in un gruppo Facebook è stata diffusa la foto di una porzione di asfalto della strada di questa via di Bari con sopra alcune siringhe e un liquido color rosso sangue all’interno di esse. L’ennesima segnalazione che fa gelare il sangue  (a tal proposito, ricordiamo ancora una volta che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui. E’ anche possibile inviare immagini ed osservazioni all’indirizzo redazione@pugliareporter.com).

Ovviamente le nostre considerazioni sono basate su pareri personali perché ancora non è del tutto chiaro come e perché quelle siringhe siano giunte li e forse le forze dell’ordine potrebbero ricostruire le dinamiche della vicenda osservando anche le eventuali immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza.

A tutti ricordiamo comunque di non toccare siringhe trovate per strada: anche se la pelle sana rappresenta un’efficace barriera contro il passaggio delle infezioni, non è possibile, però, escludere con certezza che la presenza di piccole ferite o abrasioni possano permettere ad eventuali virus di penetrare nel nostro organismo. In caso di contatto occidentale con aghi di siringa abbandonata (elemento che non abbiamo riscontrato in via Vittoria) potrebbe rendere opportuno il dosaggio degli anticorpi contro il virus dell’epatite C e dell’AIDS: la sua ansia persiste nonostante le spiegazioni ricevute. A volte la paura è più forte della ragione.

L’impressione è che la siringa possa essere stata utilizzata da qualcuno che ha forse tentato di drogarsi attraverso un’iniezione, ma si tratta soltanto di ipotesi. Nonostante questo, è noto il disagio legato alla presenza di spacciatori di droga e di consumatori in città. La foto: