Stazione spaziale cinese, caduta slitta per stanotte “discesa lenta”. Allerta anche in Puglia. Protezione Civile: “restate in casa sotto le volte dei piani inferiori”- video

Aggiornamento: slitta ancora il rientro incontrollato in atmosfera della stazione spaziale cinese Tiangong 1, in caduta incontrollata verso la Terra. Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia Spaziale Italiana, i frammenti della stazione dovrebbero impattare con il suolo alle ore 22.34 UTC (quando in Italia saranno le  00.34 del 2 aprile), con una finestra di incertezza di 5/10 ore. Con il passare del tempo si definisce sempre più anche il possibile punto di impatto. Al momento in Italia l’allerta riguarda le regioni del centro-sud. Sulla Puglia si intersecano due delle quattro traiettorie possibili, come si evince dalla mappa diffusa dall’Asi.

Molti cittadini allarmati hanno chiesto spiegazioni alla nostra redazione  (a tal  proposito, ricordiamo inoltre che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui). E’ anche possibile inviare segnalazioni con foto e/o video all’indirizzo email redazione@pugliareporter.com.

“Ciò nonostante” – sottolineano gli addetti ai lavori – “la possibilità che i frammenti del “Palazzo Celeste” colpiscano il nostro territorio resta molto bassa, circa lo 0,2%”. ll Capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, in base agli aggiornamenti forniti dal tavolo tecnico riunito in seduta permanente, valuterà nelle prossime ore la convocazione del Comitato Operativo nazionale, sia per analizzare gli scenari che per prendere le dovute decisioni in tempo reale. Nel frattempo la Protezione Civile ha diffuso alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione: – è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti.

Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate; – i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici; – all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti; – è poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell’impatto; – alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero sopravvivere all’impatto e contenere idrazina. Si consiglia, in linea generale, di non toccarli, mantenendosi a un distanza di almeno 20 metri, e di di rivolgersi immediatamente alle autorità competenti.

Poi si raccomanda: “Chiunque avvistasse un frammento, senza toccarlo e mettendosi a una distanza di almeno 20 metri dovrà segnalarli immediatamente alle autorità competenti”. Il rischio maggiore, infatti, per quanto altamente improbabile, è che le scorie possano contenere idrazina, un composto dell’azoto che può provocare danni al sistema nervoso in caso di contatto. Video:

Di certo i frammenti (che dovrebbero colpire la superficie a una velocità di circa 300 chilometri orari) non saranno in grado di provocare danni devastanti, ma costituiscono comunque un pericolo molto serio per le zone che dovessero trovarsi sotto la pioggia di rottami. La Protezione civile consiglia dunque, benché “non esistano comportamenti di autotutela codificati in ambito internazionale” a causa della rarità dell’evento, di adottare alcune precauzioni: nelle zone a rischio stare in casa sarà più sicuro, ma bisognerà tenersi lontani dalle finestre, e i piani bassi delle abitazioni dovrebbero essere preferiti. Aggiornamento: l’orario previsto per la caduta dei frammenti sarebbe ulteriormente slittato tra le ore 6,00 e le ore 8,00 di domattina 2 aprile 2018. Lo riporta il video del Tgr che linkiamo qui sotto: