Si sarebbe rifiutato di lavare i piedi ad alcuni migranti e per questo è stato accusato di razzismo. E’ quanto avvenuto nei giorni delle festività pasquali ed ampiamente diffuso anche su molte testate giornalistiche locali e nazionali. Una situazione che certamente farà discutere anche in futuro. Il condizionale è d’obbligo in quanto la notizia è stata resa nota in alcuni post sui social.
Si sgonfia la polemica di queste ore, dopo l’episodio di presunto razzismo che sarebbe avvenuto giovedì scorso nella in una chiesa a Manduria, nel tarantino. L’officiante, infatti, secondo dei testimoni, si sarebbe rifiutato di eseguire il rito della lavanda dei piedi ad alcuni migranti. Il fatto, così riportato, ha provocato sconcerto e commenti indignati su Facebook. La Diocesi di Oria, sotto la quale ricade Manduria, pare non sia a conoscenza del presunto episodio di razzismo, limitandosi a chiarire che gli officianti non erano diocesiani ma “religiosi appartenenti ad un ordine ecclesiastico“.
Nel frattempo, l’Avvenire, in un articolo pubblicato online, rende noto che: “Si è risolto con un incontro chiarificatore con i due religiosi serviti l’increscioso episodio…”. Il rifiuto, viene spiegato, sarebbe avvenuto in quanto non sarebbe stato “preparato il gesto con le persone scelte, in questo caso 12 migranti seguiti dalla Caritas, molto attiva in parrocchia. Una scelta che ha creato stupore, ingenerando anche l’idea di un rifiuto dalla coloritura razzista”.