Individuati ed arrestati gli autori di due rapine a mano armata a danno degli uffici dell’Aci di Lecce di via Orsini del Balzo – angolo via Candido, il 1 e il 14 marzo scorsi. Gli agenti della sezione antirapina della squadra mobile, a seguito delle indagini, hanno eseguito, alle prime ore dell’alba di questa mattina, quattro ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari, di cui tre in carcere ed una ai domiciliari. I quattro, tutti quarantenni di Lecce, sono ritenuti responsabili di rapina aggravata e porto abusivo di arma in concorso tra loro. Le indagini e la visione dei filmati delle numerose telecamere di videosorveglianza presenti nella zona interessata dalle rapine, hanno permesso di scoprire che un’impiegata per conto di una ditta di pulizie impiegata all’interno degli uffici dell’Aci, aveva fornito al marito, e ai suoi complici particolari importanti circa le modalità di accesso agli uffici ed alla dislocazione del denaro contante.
Nel corso del primo assalto, le circostanze di tempo, non avevano consentito ai rapinatori di appropriarsi del denaro, cosa che invece avveniva nel corso del secondo assalto, quando, avendo acquisito informazioni più dettagliate, i rapinatori, questa volta entrati all’interno degli uffici in due, facevano razzia di denaro contante ed assegni per un valore di oltre 6mila euro, per poi darsi alla fuga, non prima di aver esploso un colpo d’arma da fuoco a scopo intimidatorio. I malviventi erano scappati a bordo di un’auto Fiat Panda che dalle attività di riscontro è risultata essere in uso proprio a Manisco, auto poi sequestrata durante gli arresti. Particolari importanti sono emersi anche dall’ascolto degli impiegati presenti al momento dei due assalti quando gli stessi avevano dichiarato che i rapinatori, in chiaro accento locale, nel corso dell’assalto del 14 marzo avevano fatto riferimento alla rapina fallita del 1 marzo a causa della mancanza della chiave della cassaforte e che, invece, il 14 marzo erano riusciti a recuperare.
Proseguono le indagini per accertare l’eventuale coinvolgimento dei fermati in altri colpi simili. Nel corso delle operazioni di arresto durante la perquisizione in casa dei due coniugi sono stati anche trovati e sequestrati circa 50 grammi di eroina, già suddivisi in dosi, nascosti in un armadietto sia nella camera da letto che nella cucina. Video registratto dalle telecamere di videosorveglianza: