Bari San Paolo: residenti “festeggiano” cucciolata di cinghiali “la famiglia si allarga”

“La natura vive il suo andare verso il futuro. Noi avevamo segnalato il “COPULAMENTO NATURALE” tra Gigino e Carmela (sono i due nomi dati ai nostri impavidi cinghiali) e i ragazzi ci hanno reso ancora una volta nonni. Alleluia, alleluia. VOGLIO PRECISARE CHE LA FOTO DEL COPULAMENTO NON E’ PRESA DA INTERNET MA E’ FOTO REALE SUL SAN PAOLO
f.to: Giuseppe Giaquinto” – è quanto riportato in un post sulla Pagina Facebook “La Voce del San Paolo”. Un “festeggiamento” che merita tutte le virgolette visto che in realtà c’è poco da festeggiare.  Originari di una specie prelevata dall’Ungheria, questi animali sono i discendenti di un’introduzione poco responsabile che anni fa i cacciatori effettuarono con l’intento di far proliferare la specie a scopi venatori. O almeno, l’impressione è questa perché altre spiegazioni non ci sarebbero.

Sino a 20 anni fa, di cinghiali sulla Murgia e nella periferia barese non se ne parlava per niente. La specie autoctona, tipica delle attività di caccia ai tempi di Federico II di Svevia, si estinse secoli fa. Quelli che vediamo oggi sono invece “parenti” di animali introdotti dall’uomo. Una situazione velocemente sfuggita di mano che sta causando avvistamenti alle due estremità del Parco Nazionale dell’Alta Murgia: oltre a svariati incidenti avvenuti a causa di investimenti sulla Strada Statale 170 che dal comune di Andria collega a Castel del Monte, infatti, nell’area dell’ofantino (dunque al confine con la Provincia di Foggia) e nel comune di Barletta, questi animali vengono costantemente avvistati persino sul lungomare. Dall’altra estremità dell’Alta Murgia, nel barese, i cinghiali sono da tempo giunti in città e nel vicino Parco di Lama Balice. A poco o a nulla sembra siano serviti i tentativi di allontanamento e contenimento degli esemplari, oramai abituati alla presenza umana e a volte mansueti nei confronti di chi porta loro da mangiare come se fossero cani o gatti. Al contempo, si contano anche incidenti ed aggressioni ai danni dei cani di alcuni residenti del posto. Una in particolare ha visto un cane rischiare la vita a causa di un attacco: in quel caso le zanne di un cinghiale hanno sventrato l’animale, subito soccorso e salvato grazie ad un’operazione chirurgica. Vige dunque un misto tra curiosità e preoccupazione nel quartiere San Paolo. Una situazione che, nell’insieme, sembra stia sfuggendo di mano. Almeno per il momento.

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