Vendola testimone a Processo su senatore PD accusato di associazione per delinquere e concussione

Alberto Tedesco era considerato da tutti un cavallo di razza della politica pugliese. Aveva attraversato indenne la stagione di tangentopoli, aveva polso e visione”. Nichi Vendola, ex presidente della Regione Puglia tornato ora alla libera professione di giornalista, ha testimoniato oggi nel processo in corso dinanzi al Tribunale di Bari nel quale l’ex senatore (Pd) ed ex assessore pugliese alla Sanità Alberto Tedesco è imputato con altre 9 persone, fra ex dirigenti sanitari pugliesi e imprenditori, per associazione per delinquere e concussione. Lo riporta anche Rai News.

Tedesco è accusato dalla Procura di Bari di essere stato a capo di un’associazione per delinquere che fra il 2005 e il 2009 avrebbe gestito la sanità regionale, decidendo nomine e appalti. A circa un decennio dai fatti contestati, quasi tutti i reati sono ormai prescritti. Vendola, spiegando come arrivò alla nomina di Tedesco, ha detto che all’epoca conosceva “i protagonisti della vita pubblica pugliese solo attraverso i giornali, perché prima di essere eletto – ha detto – vivevo a Roma”. Ha raccontato di essere a conoscenza che i familiari di Tedesco lavorassero nel settore della sanità, “ma lui mi rassicurò sulla correttezza del suo operato. In quegli anni non ci fu alcuna lievitazione anomala dei profitti dei suoi congiunti – ha ricordato l’ex governatore pugliese – e nulla emerse che potesse metterci in allarme”.

Quando le notizie di stampa rivelarono l’esistenza dell’indagine, nella primavera del 2009, Tedesco si dimise. Nel febbraio 2011, poi, la magistratura barese ottenne l’arresto di cinque indagati e chiese l’autorizzazione a procedere all’arresto di Tedesco, ormai eletto senatore. Il Senato bocciò la richiesta per ben due volte; Tedesco finì ai domiciliari, per 12 giorni, due anni dopo, nel marzo 2013, alla scadenza del mandato parlamentare. Prima di Vendola è stato sentito in aula il senatore Dario Stefano (Pd), all’epoca consigliere regionale. Il processo proseguirà all’udienza del 9 ottobre con la requisitoria del pm Luciana Silvestris.