L’Unione Europea boccia il programma di riconversione industriale ed ambientale dell’Ilva mentre a Taranto i bambini continuano a morire di tumore

“Al Parlamento europeo oggi è mancato il coraggio. Nonostante venga finalmente riconosciuto il rischio alla salute umana rappresentato dall’Ilva di Taranto, con un voto beffa è stata bocciata la riconversione industriale immediata dello stabilimento. A Taranto i livelli di inquinamento sono sempre altissimi e si continua a morire, non si deve perdere tempo. Questo voto rappresenta una sconfitta per tutti quelli che guardano al futuro con ottimismo”, così in una nota diffusa lo scorso 24 aprile le europarlamentari del Movimento 5 Stelle Rosa D’Amato ed Eleonora Evi commentano il voto sulle conclusioni della visita ispettiva della Commissione Petizioni allo stabilimento dell’Ilva che si è tenuta il 17-19 luglio 2017.

“La Commissione Petizioni ha bocciato gli emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle che prevedevano il blocco dell’attività industriale inquinante. Avevamo proposto un piano dettagliato con la riconversione industriale immediata incentrato esclusivamente sulla produzione e l’uso delle energie rinnovabili e sulla valorizzazione culturale e turistica dell’area di Taranto. Questo è il futuro che vogliono i cittadini. Purtroppo dal Parlamento europeo oggi arriva una raccomandazione deludente che non cambia nulla. Il Movimento 5 Stelle continuerà la sua battaglia per trasformare Taranto in una città che scommette sul futuro e che non si ripiega sulle logiche del passato”, conclude la nota di Rosa D’Amato ed Eleonora Evi. Il tutto avviene mentre a Taranto molte persone, tra cui anche bambini, continuano ad ammalarsi di patologie neoplastiche. Qualcuno di tumore è già morto.