“Festeggiamo il lavoro ancora un diritto di pochi privilegiati“. Ad affermarlo è – Michele Simone – “nel celebrare il primo maggio, mette in evidenza che la ricorrenza trova un Italia e il nostro sud, senza piena occupazione e con metà dei suoi giovani che vedono disatteso questo diritto fondamentale, costretti ad abbandonare la nostra terra per cercare fortune all’estero. Si deve festeggiare, ma dobbiamo riflettere e discutere sul ruolo che la classe dirigente italiana deve assumere ponendo massima attenzione sul dramma del lavoro che colpisce milioni di italiani”.
“La politica ha grandi responsabilità , ed in un momento di incertezza sociale e di paralisi istituzionale, qualcuno deve mettere da parte i tatticismi o i veti appartenenti ai mestieranti della politica e preoccuparsi dei problemi reali degli italiani. Si deve restituire fiducia e speranza nel futuro del nostro sud e della nostra Puglia. Massima priorità nella prossima agenda del futuro Governo deve essere rivolta alle istanze del Mezzogiorno. I mali del Sud sono i mali di tutta Italia e ben fanno sperare le parole del Presidente del Parlamento europeo Tajani che ripone massima fiducia e speranza nel futuro del nostro paese, ripartendo proprio dal nostro sud. I giovani sono il futuro e la viva speranza che la nostra Italia possa rilanciarsi in Europa e nel mondo”.