Puglia: infermiere viene licenziato e minaccia un medico, arsenale in casa

I militari della Stazione Carabinieri di San Marco in Lamis, e in collaborazione con il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Rotondo, al termine di un’articolata attività di indagine, consistita in numerose escussioni testimoniali e nella visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza di quel comune, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, arrestando sabato 28 aprile Michele Coco alias “bombarolo” di 52 anni .

L’uomo, pregiudicato residente a San Marco in Lamis, è ritenuto responsabile di atti persecutori e danneggiamento aggravato nei confronti di un noto medico del posto e dei suoi famigliari, mettendo di fatto fine ad una vera e propria “persecuzione”, che aveva gettato le vittime nel terrore e nello sconforto. La Procura della Repubblica di Foggia, sposando appieno le risultanze investigative dell’Arma, ha richiesto e ottenuto dal GIP il provvedimento cautelare più severo.

Michele Coco, con precedenti di polizia anche per detenzione e fabbricazione di micidiali ordigni esplosivi, in passato era stato trovato in possesso di bottiglie incendiarie e di numerosissime armi bianche di fabbricazione artigianale e di genere proibito, e nel 2017 era anche già stato arrestato per aver dato alle fiamme numerose autovetture.

Coco, in seguito al suo licenziamento dall’Ospedale di San Severo dove aveva lavorato fino al 2010 come infermiere, aveva messo in atto per anni, nei confronti di colui che riteneva responsabile della perdita del posto di lavoro e della sua famiglia, una serie di danneggiamenti, aggressioni e atti persecutori. L’episodio più grave risale proprio all’anno del licenziamento, quando l’uomo aveva addirittura attentato alla vita del medico, venendo condannato nel marzo scorso a cinque anni di detenzione per tentato omicidio.

Con l’approssimarsi della sentenza, poi, nel dicembre dell’anno scorso, lo stesso aveva aggredito anche la moglie della vittima, colpendola e ferendola con un grosso sasso. Dopo aver più volte minacciato di morte i coniugi, il 30 marzo scorso aveva danneggiato la loro autovettura. Il giorno della sentenza il malvivente aveva addirittura minacciato di morte la controparte nelle aule del Tribunale. Il 2 febbraio scorso, inoltre, aveva danneggiato numerose autovetture, tutte appartenenti ad altri parenti della vittima, forandone gli pneumatici. In ultimo, il 26 aprile scorso Coco, recatosi presso l’abitazione della vittima, dopo aver nuovamente minacciato di morte la moglie di quest’ultimo, le aveva lanciato contro una mazza ferrata cercando di colpirla. L’uomo, al termine delle operazioni di rito, è stato condotto presso il carcere di Foggia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.