Puglia, Sindaci e medici si ribellano all’Unione Europea: “no ai pesticidi sui nostri ulivi, tuteliamo ambiente e salute dai veleni. Amministrazioni emettono ordinanze contro l’ordine di Bruxelles” – video

Scendono in campo anche l’ordine dei medici, associazioni ambientaliste e aziende biologiche in difesa della biodiversità: un altro sindaco vieta l’impiego di antiparassitari nel suo comune. Accade in Salento, terra bellissima ma di fatto umiliata dai continui scontri tra chi è contrario all’abbattimento degli ulivi e chi invece è a favore del sacrificio che, secondo i sostenitori, sarebbero utili per contrastare l’espansione del batterio e del suo vettore (sputacchina). La tesi è supportata anche da agronomi specializzati e ricercatori coinvolti nella vicenda xylella. Tuttavia, politici, attivisti ed associazioni sono intimoriti dall’idea di utilizzare troppi veleni sulle piante. Da qui le ordinanze comunali in netta opposizione alla volontà dell’unione Europa. Tra i primi ad emettere ordinanze contro l’irrorazione totale i comuni di NardòNociglia. Iniziative – spiegano i comuni – per tutelare l’ambiente ed evitare contaminazioni.

Il sindaco di Nardò, Pippi Mellone, apre il “fuoco” con un provvedimento che «vieta su tutto il territorio comunale, a scopo cautelativo e in via precauzionale, di utilizzare in agricoltura pesticidi e prodotti fitosanitari estranei alle normali prassi agricole, quindi nei modi e nelle forme previste dal decreto». Il provvedimento – riferisce una nota – intende «tutelare l’ambiente e la salute pubblica, preservare da possibili contaminazioni il suolo, l’acqua, i prodotti agricoli, salvaguardare infine la biodiversità. Chi viola il divieto è soggetto alla sanzione amministrativa di 500 euro».

Sulla questione pesticidi interviene il parlamentare salentino della Lega, Roberto Marti: «Lo scatto d’orgoglio della Puglia e del Salento non possono rimanere inascoltati. L’opposizione spontanea al Decreto Martina, calato dall’alto senza nessuna buona prassi di ascolto e partecipazione e senza tenere in alcun modo conto degli effetti cumulativi di tanti veleni sul territorio, non poteva lasciare indifferenti. Ed è apprezzabile e da prendere ad esempio la scelta di sindaci come Martella e Mellone di schierarsi a difesa della popolazione e del territorio».

I timori riguarderebbero non soltanto il futuro delle stesse piante e della qualità dei prodotti biologici, ma persino l‘immagine turistica del territorio. Aumentano così le singole amministrazioni che dalla Provincia di Lecce sino a Brindisi starebbero promuovendo iniziative contro “l’ordine” di Bruxelles di irrorare il territorio con pesticidi. Questo senza considerare la questione del gasdotto della multinazionale, altro argomento che sta causando grosse proteste in Salento. Il drastico ordine di abbattimento e obbligatorietà di prodotti, anche chimici, è più volte contrastato dalla popolazione locale. La notizia è stata segnalata anche da alcuni lettori (a tal  proposito, ricordiamo inoltre che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui). E’ anche possibile inviare segnalazioni con foto e/o video all’indirizzo email redazione@pugliareporter.com.  Linkiamo qui sotto il video diffuso dal Tgr Puglia: