Ennesima morte all’Ilva di Taranto: ragazzo colpito al volto da pezzo d’acciaio

Ennesima morte all’Ilva di Taranto: mentre i genitori tarantini protestano per i bambini malati di tumore e mentre a livello nazionale si discute ancora oggi sul destino del grande stabilimento che forse potrebbe essere persino chiuso da un eventuale governo Lega-M5S, giunge in redazione la notizia dell’ennesima e drammatica morte all’Ilva di Taranto. A perdere la vita è stato Angelo Fuggiano, giovane operaio di soli 30 anni.

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Stando ad una prima ricostruzione, il giovane deceduto sarebbe stato vittima di un incidente avvenuto durante le operazioni di cambio delle funi ad uno scaricatore di minerali, colpito in pieno volto da una braga in acciaio. Scattati subito i soccorsi, le sue condizioni sono apparse subito molto gravi ed è morto poco dopo. Si tratta dell’ennesima morte sul lavoro presso il più grande stabilimento siderurgico d’Europa: tra le precedenti morti quella di Cosimo Martucci, 49 anni, al’epoca travolto da una grossa condotta metallica sganciatasi dall’imbracatura.