Obbligo veleni dell’UE, malate pugliesi in allarme: “stiamo morendo in silenzio” – video

L’obbligo dell’Unione Europea di intervenire con pesticidi e veleni per tentare di contrastare il batterio della xylella e del suo vettore non piace affatto alle amministrazioni locali ed ora preoccupa anche i malati. Lo documenta con un video anche un’emittente televisiva locale che ha intervistato alcune donne affette da sensibilità chimica multipla. Nel corso dell’intervista le tre donne pugliesi elencano i loro disagi e motivano così la loro contrarietà all’iniziativa imposta da Bruxelles. Nei giorni scorsi le comunità salentine avevano già pubblicamente annunciato la loro contrarietà, alludendo a preoccupazioni dal punto di vista ambientale e turistico. C’è chi sino ad ora, temendo peggioramenti della propria malattia, si è rifugiato nell’agricoltura biologica. Questo accade nonostante i produttori di fitofarmaci abbiano cercano di rassicurare la popolazione sulla sicurezza dei prodotti utilizzati nell’agricoltura non biologica. Garanzie che, evidentemente, non hanno convinto.

La sensibilità chimica multipla è un termine creato da alcuni medici statunitensi che affermano di aver identificato un nuovo tipo di malattia, a loro dire causata dal moderno stile di vita.[2] Questa malattia consisterebbe nell’impossibilità di tollerare un certo ambiente chimico o una certa classe di sostanze. La diagnosi di MCS e l’esistenza stessa della patologia sono fortemente dubbie e controverse: alcune delle principali società medico-scientifiche statunitensi hanno escluso la sua natura organica[3] ed è stato rilevato che si tratta frequentemente di sintomatologie psicosomatiche e psicologiche di tipo somatoforme con forti componenti di stress ed autosuggestione.[4][5][6][7] Per l’Organizzazione mondiale della sanità si tratta di una condizione patologica assimilabile all’elettrosensibilità, cioè priva di evidenti basi tossicologiche o fisiologiche e di verifiche indipendenti[8]. Il Ministero della Salute italiano la definisce come «un disturbo cronico, reattivo all’esposizione a sostanze chimiche, a livelli inferiori rispetto a quelli generalmente tollerati da altri individui, e in assenza di test funzionali in grado di spiegare segni e sintomi» la cui «reale esistenza e definizione (…) è oggetto di ampio dibattito a livello scientifico».

Leu Trepuzzi: “Una mozione per dire no all’uso dei pesticidi sul territorio comunaleIl Decreto firmato dal Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali dello scorso 13 febbraio, che obbliga l’uso di alcuni insetticidi nelle pratiche agricole per contrastare il diffondersi del batterio Xylella fastidiosa, che sta mettendo in ginocchio l’olivicoltura salentina e pugliese, preoccupa non solo il mondo agricolo. Nei giorni scorsi amministrazioni locali, associazioni e organismi di vario tipo hanno preso posizione contro l’utilizzo di tali sostanza nocive, alla luce dei forti dubbi espressi dal mondo scientifico sulla loro sostenibilità ambientale. Riteniamo che in assenza di dati epidemiologici certi che escludano rischi per la salute umana, il Sindaco, a tutela della comunità, debba vietarne l’uso su tutto il territorio comunale. A tal fine abbiamo presentato in Consiglio comunale una mozione per far sì che il Comune di Trepuzzi emani, a scopo cautelativo e precauzionale, un’ordinanza che prescriva il divieto di impiego di detti prodotti fitosanitari su tutto il territorio comunale” – fanno sapere nel frattempo i consiglieri comunali di Trepuzzi Oronza Renna e Luigi Renna (Liberi e Uguali).

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