E’ stata condannata ad un anno e otto mesi di reclusione (pena sospesa) e al pagamento di una sanzione di 320mila euro per furto aggravato, D. S., 57 anni, di Cavallino, ritenuta responsabile del prelievo di denaro dal conto corrente di una donna cliente del Banco di Napoli di Lecce.
La correntista nel 2012, era stata ricoverata in ospedale a causa di una grave malattia, e nel periodo del ricovero, D. S., dipendente del Banco di Napoli di Lecce, con la complicità di altri due impiegati, aveva approfittato della malattia della donna e aveva prelevato , in tre distinte operazioni, la somma di 4.900 euro. Anche gli altri due colleghi si erano impossessati di altro denaro: R. G., di 5.700 euro e A. M., di 3mila euro.
La Salamanca, che aveva stilato false distinte di pagamento con false firme della correntista, è stata assolta da questa accusa “perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato”. Giannetti e Melica, invece, per ora sono stati assolti per non avere commesso il fatto. D. S. inoltre, dovrà risarcire i danni morali alla correntista truffata, quantificati in 10mila euro, in solido con l’istituto di credito. E’ proprio il caso di dire:” fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”.
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