In data 29 gennaio 2018, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Brindisi, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, avevano dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare – emesso dal G.I.P. del Tribunale – nei confronti di Paolo Catanzaro, diventata poi Sveva Cardinale, e suo marito Francesco Rizzo, per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni di numerose persone residenti su tutto il territorio nazionale.
Le indagini, scaturite dall’approfondimento del tenore di vita di Catanzaro, detto pure “santone” hanno consentito di disvelare il disegno criminoso dei due coniugi brindisini i quali, con artifizi e raggiri, consistenti nell’adozione di tecniche volte a suggestionare i malcapitati, erano riusciti ad ottenere dalle vittime cospicue somme di denaro, quantificate in almeno 4 milioni di euro, utilizzate per effettuare investimenti finanziari, viaggi all’estero, acquisto di gioielli e consentendo loro di accumulare un considerevole patrimonio immobiliare.
Oltre ad aver guadagnato illecitamente 4 milioni di euro, i due coniugi avrebbero evaso le tasse per circa 1 milione e mezzo di euro negli ultimi cinque anni. E’ scattata quindi la denuncia per i reati di omessa dichiarazione, con riferimento ai periodi d’imposta dal 2012 al 2015, e di dichiarazione infedele relativamente all’anno di imposta 2016. E’ stato disposto inoltre il sequestro preventivo d’urgenza delle disponibilità liquide di Paolo Catanzaro (ovvero Sveva Cardinale) per un ammontare di 250mila euro.