Avvistate in Puglia 7 balene giganti, “tra le più grandi al mondo” – il video fa il giro del web

Le immagini girate da un peschereccio, il Maria Santissima della Libera in forze al porto di Rodi Garganico. “È la prima volta che assistiamo ad uno spettacolo del genere” hanno raccontato i pescatori che al ritorno in porto hanno subito postato il video per condividere l’emozione dell’avventuroso incontro in mare. Quelli immortalati nel filmato diffuso in rete sono molto probabilmente degli esemplari di balenottera comune (Balaenoptera physalus). Un motivo in più che ci spinge a lavorare per informare i cittadini a sostenere la salvaguardia del nostro mare, difendendola dall’inquinamento e dalle vergognose trivellazioni delle multinazionali purtroppo sostenute dagli ultimi governi. E’ infatti cosa nota che, a parte il rischio di fuoriuscita di petrolio in caso di incidente, le compagnie petrolifere utilizzino il temuto air-gun, una specie di “pistola” capace di emettere vibrazioni per a ricerca di giacimenti petroliferi. Queste vibrazioni possono facilmente causare lo stordimento di cetacei e tartarughe marine, che così possono rischiare di morire spiaggiati. Sarebbe dunque cosa importante per il nuovo governo sostenere una politica autarchica di autoproduzione di energie rinnovabili per evitare che queste tecniche possano distruggere l’ecosistema marino.

La balenottera comune è il secondo animale del pianeta per dimensioni, dopo la balenottera azzurra. Si sa che può raggiungere e superare i 26 m, anche se la lunghezza media è molto inferiore. Gli animali dell’emisfero boreale sono normalmente di 1-1,5 m più corti di quelli dell’emisfero australe e alcuni autori ritengono che si tratti di sottospecie distinte. È facilmente confusa con la balenottera boreale o con la balenottera azzurra o nei tropici con la balenottera di Eden. Un elemento essenziale per riconoscere la balenottera comune a distanza ravvicinata è la pigmentazione asimmetrica della testa: sul lato destro, il labbro inferiore, la cavità orale e alcuni dei fanoni sono bianchi, mentre il lato sinistro è grigio uniforme. Quando nuota proprio sotto la superficie è spesso chiaramente visibile il labbro bianco, che può tuttavia essere confuso con la pinna pettorale bianca di una megattera. Un tempo una delle balenottere più comuni, presenta oggi popolazioni seriamente compromesse dalla caccia baleniera. Non evita né si avvicina alle barche. È quasi impossibile valutare quando emergerà o si allontanerà: può essere difficile osservarla da vicino. Il tipo di emersione varia a seconda che stia nuotando in superficie oppure stia emergendo da un’immersione profonda. Soffia tipicamente da 2 a 5 volte, a intervalli di 10 o 20 secondi, prima di immergersi per 5-15 minuti (anche se può restare immersa più a lungo). Si immerge sino a profondità di almeno 230 m. La pigmentazione asimmetrica può essere legata al modo in cui la balena nuota sul lato destro mentre si nutre. Talora salta completamente fuori dall’acqua. È una nuotatrice veloce, capace di raggiungere velocità di 30 km/h. Si vede più spesso di altre balenottere in piccoli gruppi.

La dieta della Balenottera comune è piuttosto varia. Le componenti principali sono: krill, pesci e piccoli cefalopodi, ma varia a seconda della distribuzione (emisfero boreale, australe o Mediterraneo). La tecnica di caccia è particolare: si avvicina a notevole velocità ad un banco di pesci per buttarsi nel punto in cui questo è più fitto. Quindi, distendendo la regione golare, che può anche raddoppiare il diametro della parte anteriore del corpo, ingoia acqua e pesci. Più comune nell’emisfero australe, meno comune nei tropici. Giunge nelle acque polari, ma meno frequentemente della balenottera azzurra o della balenottera minore. Nel Mediterraneo si trovano normalmente solo le balenottere comuni. Ci sono probabilmente tre popolazioni isolate: nel Nord Atlantico, nel Nord Pacifico e nell’emisfero meridionale. Alcune popolazioni migrano verso basse latitudini, con acque relativamente calde, in inverno e verso latitudini più elevate, con acque più fredde, in estate, anche se gli spostamenti sono meno prevedibili che in altri cetacei di grandi dimensioni. Certe popolazioni di basse latitudini, come quelle del Golfo di California (Baia di Cortez), in Messico, sembrano essere stanziali. Si trova normalmente al largo, ma la si vede anche sottocosta là dove l’acqua ha profondità sufficiente.

La Zoological Society of London, in base a criteri di unicità evolutiva e di esiguità della popolazione, considera Balaenoptera physalus una delle 100 specie di mammiferi a maggiore rischio di estinzione. in Italia, uno scheletro di Balenottera comune è conservato presso il Museo di storia naturale dell’Università di Pisa, che ospita la più grande collezione di scheletri di cetacei del paese, e al Museo di Storia Naturale Accademia dei Fisiocritici di Siena. La notizia è stata segnalata alla nostra redazione (a tal proposito, ricordiamo ancora una volta che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp della regione Puglia per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui. E’ anche possibile inviare immagini ed osservazioni all’indirizzo redazione@pugliareporter.com). Linkiamo qui sotto il video registrato a largo del Gargano: