Puglia: avvocatessa sequestra cliente disabile per ottenere la pensione

Era scomparsa dal Reparto di Psichiatria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce nei primi giorni di gennaio scorso, dove era ricoverata per disturbi psichiatrici. In realtà, una ragazza affetta da deficit, era stata prelevata, senza che nessuno se ne accorgesse, dall’avvocatessa C.G. di 47 anni, assegnata come amministratrice della ragazza. La denuncia di scomparsa era stata fatta proprio dall’avvocatessa. In seguito alla denuncia partirono immediatamente le indagini che portarono ad una inquietante verità.

La ragazza scomparsa era stata portata in diverse abitazioni di proprietà della avvocatessa e del suo compagno D.A.F. di 48 anni. Tenuta prigioniera in casa, lasciata al freddo in pessime condizioni igieniche e privata della terapia farmacologica di cui la persona aveva necessità. Alla vittima veniva persino somministrato cibo avariato da indurle più volte conati di vomito.

Motivo di tutto questo era quello di ottenere la revoca dell’Amministratore di Sostegno, nominato dal Giudice Tutelare, e l’assegnazione dell’incarico per acquisire la gestione della pensione di invalidità e l’indennità di accompagnamento della ragazza affetta da deficit. Come se non bastasse, per sviare le indagini, i due avrebbero obbligato la loro vittima a fornire una versione dei fatti diversi dalla realtà agli inquirenti. E ancora: l’avvocatessa aveva chiesto al padre della ragazza, di consegnarle una ingente somma di denaro a titolo di pagamento della parcella per i servizi legali resi, minacciandolo di pignorargli la casa e di farlo finire in prigione per cinque anni.

I due sono considerati responsabili a vario titolo di sottrazione, abbandono e circonvenzione di persona incapacesequestro di personaestorsione e altro, tutto nei confronti di persona affetta da deficit cognitivo e altri disturbi psichiatrici e del padre di quest’ultima. Inoltre sono stati sottoposti alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa con prescrizioni del divieto di comunicare con quest’ultima e con i congiunti. La notizia è stata segnalata alla nostra redazione (a tal proposito, ricordiamo ancora una volta che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui. E’ anche possibile inviare immagini ed osservazioni all’indirizzo redazione@pugliareporter.com).