Alla fine l’ha spuntata Cosimo Damiano Cannito: la serie di liste in suo sostegno (tra cui, diverse di evidente identità di centrodestra) ha ottenuto un grande risultato consentendo allo stesso di ottenere la meglio sugli altri candidati al Palazzo della città della Disfida. Cannito ha registrato un numero di voti che supera il 50%. Come riportano alcune fonti giornalistiche, sarebbero state registrate molteplici schede nulle vista la possibilità del voto disgiunto, evidentemente applicato in modalità erronea da alcuni elettori.
La lista unica del M5S ottiene più voti rispetto alle altre liste, consentendo a Michelangelo Filannino di entrare in opposizione con buona parte dei candidati della sua lista, apprestandosi dunque a divenire la prima forza politica di opposizione della città. In opposizione i pentastellati resteranno anche nella vicina Bisceglie, dove la lista M5S è la seconda più votata ma viene superata dalle coalizioni a sostegno di Franco Napoletano (rimasto al terzo posto), Gianni Casella ed Angelantonio Angarano, che dovranno contendersi la vittoria al ballottaggio.
A Margherita Di Savoia, invece, il nuovo sindaco è Bernando Lodispoto che è riuscito ad ottenere più voti di tutti battendo di gran lunga sia la lista del Sindaco uscente Paolo Marrano che quella del M5S, ferma al 5,6%. Nel complesso, centrodestra e centrosinistra riescono a mantenersi in piedi nonostante la presenza del M5S (a Bisceglie Angarano è sostenuto da liste di evidente derivazione di centrodestra, mentre Cannito è sostenuto anche da liste di centrodestra). Anche alle comunali può confermarsi un insolito tripolarismo fatto da gruppi di liste a sostegno di centrodestra e centrosinistra e liste uniche a sostegno del M5S.