Dall’inizio del 2018 ci sono stati quattro casi di Seu in Puglia. L’ultimo caso riguarda una bambina di due anni ricoverata da sabato scorso nell’ospedale “Giovanni XXIII” di Bari. Le sue condizioni non sono gravi come invece è stato per la piccola di 13 mesi morta la scorsa settimana a Lucera.
In seguito a questo nuovo caso, la Regione Puglia sta avanzando un piano di lavoro per controlli più approfonditi sulla filiera alimentare e sull’ambiente per evitare dei focolai di infezione. La Seu (Sindrome Emolitico-Uremica) è un’infezione intestinale batterica che nei casi più gravi può portare alla morte. La causa va ricercata in cibi contaminati. I sintomi che la precedono sono forti dolori addominali e diarrea, che diventa rapidamente emorragica (sangue nelle feci). Se è presente febbre di rado supera i 38°C.
In genere la SEU si manifesta in anziani e bambini con età inferiore ai 5 anni. I soggetti colpiti presentano anemia emolitica, piastrinopenia e insufficienza renale acuta, che può comportare la necessità di dialisi. Ulteriori complicanze possono essere di tipo neurologico e di cronicizzazione dell’insufficienza renale. Nessuna epidemia, perché si tratterebbe di casi isolati e separati tra loro, tuttavia risulta importante evitare di dar da mangiare ai bimbi cose che possono soltanto mangiare gli adulti: dalla mozzarella di bufala alle cozze. Nel frattempo, proseguono i controlli per scovare eventuali produttori che potrebbero aver utilizzato latte non scremato. La notizia è stata segnalata alla nostra redazione (a tal proposito, ricordiamo ancora una volta che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui. E’ anche possibile inviare immagini ed osservazioni all’indirizzo redazione@pugliareporter.com). Il video del Tgr Puglia: