In Germania circoleranno anche più soldi che in Puglia eppure c’è un elemento di inestimabile valore nutrizionale, storico e culturale che purtroppo agli amici tedeschi troppo spesso manca e se non manca può costare persino un euro al pezzo. Parliamo del fico e della sua controparte più succosa: il fiorone. Come riportato anche da GloboChannel.com, prima di analizzare a fondo i benefici per la nostra salute che il fico può facilmente portare al nostro organismo, cerchiamo brevemente di ricordare che cosa è il fico e quali sono le sue caratteristiche:
Il fico comune (Ficus carica L., 1753) è una pianta xerofila dei climi subtropicali temperati, appartenente alla famiglia delle Moraceae. Rappresenta la specie più nordica del genere Ficus, produce il fico, comunemente considerato un frutto (anche se in realtà non lo è). Quello che comunemente viene ritenuto il frutto del fico è in realtà una grossa infruttescenza carnosa, piriforme, ricca di zuccheri a maturità, detta siconio di colore variabile dal verde al rossiccio fino al bluastro-violaceo, cava, all’interno della quale sono racchiusi i fiori unisessuali, piccolissimi; una piccola apertura apicale, detta ostiolo, consente l’entrata degli imenotteri pronubi; i veri frutti, che si sviluppano all’interno dell’infiorescenza (che diventa perciò una infruttescenza), sono numerosissimi piccoli acheni. La polpa che circonda i piccoli acheni è succulenta e dolce, e costituisce la parte commestibile. Nel fico a “frutti” commestibili, abbiamo tre tipi di siconi, che danno, annualmente, distinte fruttificazioni:
fioroni, o fichi fioroni che si formano da gemme dell’autunno precedente e maturano alla fine della primavera o all’inizio dell’estate; fichi, o forniti, o pedagnuoli che si formano da gemme in primavera e maturano alla fine dell’estate dello stesso anno; cimaruoli prodotti da gemme di sommità prodotte nell’estate e maturano nel tardo autunno. La produzione di cimaruoli è limitata a regioni dove l’estate è molto lunga ed il clima particolarmente caldo; spesso è incompleta o insoddisfacente. Esistono varietà che producono solo fioroni, e spesso anche la varietà è per estensione nominata “fiorone”; altre producono solo forniti; altre producono entrambe, ma di norma con una delle due fruttificazioni di maggior rilievo come qualità o quantità ed una seconda di rilievo minore. Le varietà con tripla fruttificazione sono pochissime, e la terza fruttificazione è di norma irrilevante. Per ovvi motivi di clima, di norma i “forniti” hanno con maggiore facilità le caratteristiche di eccellente succosità e dolcezza; i fioroni per contro hanno il pregio di essere di precoce maturazione.
Per ovvi motivi di clima, insolazione, ecc. di norma i “forniti” hanno con maggiore facilità le caratteristiche di eccellente succosità e dolcezza; i fioroni per contro hanno il pregio di essere di precoce maturazione. Le proprietà benefiche riconosciute:
Gemme fresche: l’attività è da attribuirsi agli enzimi digestivi contenuti; regolarizza la motilità e la secrezione gastroduodenale, soprattutto in soggetti con reazioni psicosomatiche a livello gastrointestinale. Utili ad esempio per chi soffre di anemia. Effetto lassativo: i fichi contengono fibre e possono quindi aiutare il nostro organismo a stabilire una corretta digestione. Contengono alti livelli di pH alcalino che consentono al nostro organismo di abbassare i livelli acidi nel nostro organismo causati in alcuni casi da una dieta composta da eccessivo consumo di carne ed alimenti industriali e processati (salumi ecc..). Frutti essiccati: contengono vitamine A e B, proteine, zuccheri, e sali minerali (potassio, magnesio, calcio) hanno proprietà emollienti, espettoranti e lassative. Aiutano a combattere l’osteoporosi: i fichi, soprattutto quelli secchi, contengono infatti una considerevole quantità di calcio. Proteggono il cuore: gli acidi grassi omega-3 ed omega-6 contenuti nei fichi, infatti, aiutano a mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo e riducono i livelli di trigliceridi. Combattono l’ipertensione: grazie potassio contenuto all’interno di essi. Ma non è finita qui:
Contrastano la tosse secca, l’asma, il mal di gola e l’eccesso di muco: è possibile sfruttare le loro proprietà antivirali bevendo un infuso a base di fico. Sono ottimi per curare le verruche, in quanto posseggono proprietà antivirali. Anche le foglie di fico hanno proprietà benefiche: raccolte da maggio ad agosto e fatte essiccare lentamente, contengono furocumarine, bergaptene, psoralene, cumarine, lattice; hanno proprietà emmenagoghe, antinfiammatorie, espettoranti e digestive anche se è opportuno ricordare come le furocumarine possano creare problemi con fenomeni di fotosensibilizzazione. Tuttavia, è possibile eliminare l’effetto irritativo con un semplice risciacquo in acqua ed evitando contatto solare per alcune ore. Aiutano a controllare il diabete: la rilevante quantità di insulina presente nelle foglie, infatti, può migliorare la situazione per chi è colpito da questa patologia.
I rametti e i fichi immaturi possono nascondere proprietà caustiche e proteolitiche che possono causare irritazioni. In tal senso è comunque opportuno ricordare che il lattice sia utilizzato per facilitare l’abbronzatura e combattere le ustioni. Tuttavia, questi componenti non vanno mai utilizzati sotto la diretta esposizione alla luce solare, quindi utilizzati con molta cautela per evitare facili irritazioni. Il fico è quindi da considerarsi un vero e proprio medicinale naturale e come tutti i medicinali va consumato con moderazione ma anche preso in considerazione molto spesso per molteplici potenziali applicazioni. Un prodotto di inestimabile valore, dunque, che non è soggetto a svalutazione come la moneta o l’oro. Insomma, scherzi a parte, la Puglia evidentemente è ben più ricca di altre regioni del mondo, ma spesso, purtroppo, lo dimentichiamo. La notizia è stata segnalata alla nostra redazione (a tal proposito, ricordiamo ancora una volta che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui. E’ anche possibile inviare immagini ed osservazioni all’indirizzo redazione@pugliareporter.com).