Squalo predatore divora un delfino in Puglia, il video diffuso sul web

Un delfino morto galleggiante ed uno squalo che nuota attorno ad esso. E’ il singolare episodio registrato nel 2016 a largo della costa barese da un ragazzo a bordo di un’imbarcazione. Osservando il video, girato precisamente a largo di Polignano a Mare e ampiamente diffuso sui social, è infatti possibile notare la presenza del corpo senza vita di un delfino, deceduto per cause non ancora chiarite, oggetto di interesse di un esemplare di squalo. Escludendo l’ipotesi di un grande squalo bianco (che comunque è presente, seppur raro, nel nostro mare), la forma affusolata del pesce predatore lascia intendere che l’esemplare immortalato all’epoca nel video (che riportiamo qui sotto) fosse un esemplare verdesca nel nostro mare e sostanzialmente poco o per nulla pericolosa per l’uomo.

La verdesca o squalo azzurro o squalo blu (Prionace glauca (Linnaeus1758)) è uno squalo appartenente alla famiglia Carcharhinidae che abita acque profonde temperate e tropicali in tutto il mondo. Predilige temperature più fredde[2], e può migrare attraverso lunghe distanze, ad esempio dal New England al Sudamerica. Anche se generalmente sono animali letargici, possono muoversi all’occorrenza assai velocemente. Sono pesci ovovivipari e sono noti per mettere al mondo anche più di 100 avannotti per volta. Si nutrono principalmente di pesci e calamari, anche se possono catturare prede più grandi. Spesso si muovono in banchi divisi per dimensione e sesso. La vita massima è ignota, ma si stima che possano arrivare ad età intorno ai 20 anni[3].

Le verdesche adulte non vengono predate regolarmente, se si escludono l’uomo e le orche. Gli esemplari più giovani invece possono cader vittima di squali più grossi, come i grandi bianchi o i tigre. Questi squali ospitano numerosi parassiti: rappresentano infatti l’organismo ospite definitivo per i cestodi dell’ordine Tetraphyllidea Pelichnibothrium speciosum. Vengono infettati quando divorano degli ospiti intermedi, probabilmente gli opah o i sauri feroci[11]. Si stima che tra 10 e 20 milioni di questi squali vengano uccisi ogni anno a causa della pesca. La carne è commestibile, ma non ampiamente ricercata; viene consumato fresco, essiccato, affumicato e salato e deviato per la farina di pesce . C’è una relazione di alta concentrazione di metalli pesanti ( mercurio e piombo ) nella carne commestibile. [15] La pelle è usata per la pelle , le pinne per la zuppa di pinne di squalo e il fegato per l’olio. [3] Gli squali blu sono occasionalmente ricercati come pesci da gioco per la loro bellezza e velocità. Gli squali blu mordono raramente gli umani. Dal 1580 fino al 2013, lo squalo blu è stato coinvolto in soli 13 incidenti pungenti, quattro dei quali si sono conclusi fatalmente. [16

Si stima che tra i 10 ed i 20 milioni di esemplari vengano uccisi ogni anno durante le battute di pesca. La carne è commestibile, ma non considerata particolarmente pregiata; viene consumata fresca, essiccata, affumicata o sotto sale ed inoltre viene utilizzata per produrre farina di pesce. Si tratta comunque di animali molto importanti per la biodiversità marina e che quindi non andrebbero affatto uccisi ma piuttosto difesi vista l’importante ruolo che garantiscono all’interno dell’ecosistema marino.  Nel video, ad un certo punto, sembra che qualcuno stesse valutando di fare qualcosa all’animale, fortunatamente fermato dall’autore del video che ha esclamato “lasciatelo in pace, è una creatura meravigliosa”. Segnalato alla Capitaneria di Porto, il delfino morto è poi stato recuperato dai militari della Guardia Costiera. Sottoposto ad analisi approfondite, il mammifero acquatico sarebbe deceduto prima di essere attaccato dallo squalo. Video:

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