Nuovo scontro in Puglia: morti 12 migranti, domani il Presidente Conte in Puglia – il video girato sul Posto

Sono 12 le vittime dell’incidente stradale avvenuto nei pressi di Lesina e tre i feriti. Le vittime,  tutti braccianti agricoli extracomunitari, tornavano dalla loro faticosa giornata nelle campagne per la raccolta del pomodoro.

Per cause ancora da accertare, il furgone che trasportava i braccianti si è andato a schiantare contro un tir che trasportava farinacei. L’incidente è avvenuto sulla statale 16, al bivio per Ripalta, nel Foggiano, ai confini con Termoli. I feriti sono stati ricoverati nell’ospedale di San Severo, non si conoscono le loro condizioni. Sul posto oltre le Forze dell’Ordine, le ambulanze anche i Vigili del Fuoco.  A loro il difficile compito di estrarre i corpi  dei poveri braccianti, dalle lamiere del furgone.

Domani il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà a Foggia. A seguito dei drammatici incidenti stradali in due giorni, in cui hanno perso la vita 16 operai agricoli, le segreterie provinciali di Flai Fai Uila hanno indetto una conferenza stampa unitaria per domani, martedi’ 7 agosto a partire dalle ore 11, presso la Sala Riunioni della Camera del Lavoro di Foggia in via della Repubblica 68. Alla riunione parteciperanno i vertici di Cgil Cisl Uil di Capitanata, cosi’ come la Cgil Puglia e la Flai regionale. Nell’occasione saranno illustrati anche i dettagli della manifestazione che le tre categorie sindacali Agricole di Capitanata hanno promosso per mercoledi’ 8 agosto a Foggia.

“Temi come la sicurezza stradale, la sicurezza dei trasporti pericolosi, il caporalato, su cui agiremo tempestivamente”. Cosi’ il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, nell’Aula del Senato, sugli incidenti mortali che si sono verificati a Bologna e nel foggiano. Di Maio ha inoltre assicurato che il Governo “verra’ a rispondere” alle informative urgenti sollecitate al riguardo dal Parlamento.

“In Puglia negli ultimi tre giorni – sottolinea il segretario del PD Maurizio Martina – ci sono stati 16 morti in tragici incidenti stradali, tutti braccianti stranieri. Una strage e un’emergenza nazionale. La legge 199 contro il caporalato va applicata fino in fondo e senza esitazioni, il trasporto e l’accoglienza vanno garantiti nella legalità contro ogni forma inaccettabile di sfruttamento delle persone e del loro lavoro. Ci uniamo all’iniziativa unitaria delle organizzazioni sindacali per chiedere la convocazione
urgente del tavolo interministeriale per una risposta immediata anche ai drammatici fatti di queste ore“, conclude Martina.

”Le notizie drammatiche che da ieri si susseguono ci lasciano senza parole. Giovani braccianti agricoli stranieri venuti in Italia a cercare di sopravvivere lavorando nei nostri campi e che, invece, qui hanno trovato la morte. Dall’inizio della legislatura chiediamo alla Regione di fare la sua parte per contrastare e prevenire il fenomeno del caporalato, per questo abbiamo anche presentato già nel 2016 una proposta di legge di modifica incisiva alla legge regionale di contrasto al caporalato che attende ancora di essere discussa. Nel frattempo nelle campagne pugliesi, purtroppo, si continua a morire”. Lo dichiarano gli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Puglia in seguito alle morti nelle strade del foggiano, di braccianti agricoli stranieri.

 “Tra sabato e oggi, è stata una strage di lavoratori nel foggiano”,esprimiamo le nostre sincere condoglianze alle famiglie delle vittime. Sono morti in incidenti stradali, non sui campi dove lavorano in semi-schiavitù. Ma sono vittime di lavoro”. Così Stefano Fassina, deputato di LeU.

“Oggi, 12 persone morte, tre ferite. Sabato scorso, 4 persone morte, 4 ferite. Tutti migranti impegnati in Puglia nel lavoro dei campi. Non possiamo parlare di fatalità“. A sottolinearlo è don Luigi Ciotti, presidente di Libera e del Gruppo Abele“Incidenti di questo genere si ripetono da tempo, da anni, dall’epoca in cui a lavorare nei campi erano soprattutto nostri connazionali. Abbiamo oggi una buona legge sul caporalato, che però deve essere messa in condizione di funzionare”.

Il presidente della Regione Puglia ha pubblicato un lungo post su Facebook con una riflessione sul terribile incidente avvenuto oggi a Foggia nel quale hanno perso la vita dodici persone, tutti lavoratori migranti. Queste le sue parole: “Un dolore senza fine sta colpendo la Puglia e l’Italia. Dodici lavoratori in agricoltura oggi hanno perso la vita in un altro terribile incidente stradale nella provincia di Foggia. Erano tutti straordinari lavoratori meravigliose, oneste persone come le quattro vittime dell’incidente, tremendamente simile, di pochi giorni fa”.

“Ho più volte sollecitato i governi succedutisi negli ultimi anni, che hanno la competenza esclusiva per l’ordine e la sicurezza pubblica , a dare attuazione ai protocolli stipulati con la Regione Puglia in sinergia col sindacato, i sindaci, la questura, la prefettura. Si può, si deve fare qualcosa e subito. Le risorse per garantire un trasporto più sicuro dei lavoratori dell’agricoltura ci sono, le ha stanziate proprio la Regione Puglia. Ma per predisporre un servizio di trasporto pubblico è necessaria la collaborazione delle aziende agricole che, con la massima trasparenza, devono farne richiesta comunicando numero di lavoratori, orari di lavoro, tragitti di percorrenza. Questo non avviene mai, non è mai avvenuto sino ad oggi”.

Molte aziende agricole sono infatti soggette nella provincia di Foggia al racket mafioso dei caporali che in caso di predisposizione di mezzi di trasporto da parte delle aziende con il finanziamento pubblico, impediscono a queste ultime di trovare la manodopera che gli è indispensabile per non perdere il prodotto al momento della maturazione. Le risorse per sostenere le aziende agricole della Capitanata ci sono, ma sono inutilizzate per il motivo che ho detto. Per questo torno a chiedere alle istituzioni dello Stato di agire per il ripristino della legalità a tutela dei lavoratori e delle imprese agricole, in un settore fondamentale della nostra economia”.

Senza arrestare i caporali e i mafiosi che gestiscono i campi abusivi dei lavoratori ( i container acquistati dalla Regione Puglia per costruire ad Apricena e San Severo le Foresterie per i lavoratori in agricoltura, sono fermi sui piazzali dei fornitori per le difficoltà delle amministrazioni comunali a concederci i permessi urbanistici per installarli) sarà impossibile il trasporto sicuro e legale dei lavoratori, perché il trasporto è il trucco per i caporali per sfuggire alla severa legge contro il caporalato. Il mio primo atto da presidente della Regione Puglia nel 2015 fu quello di denunciare assieme a Stefano Fumarulo l’associazione mafiosa che gestiva il Gran Ghetto e chiedere alla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari il sequestro dell’area di proprietà della Regione Puglia che per dieci anni era stata occupata abusivamente”.

L’anno successivo Stefano Fumarulo organizzava un intelligente esodo dal Gran Ghetto e procedeva allo sgombero del campo. Per lo sforzo di quei giorni Stefano ebbe un grave malore per il quale perse la vita. Oggi sembra che la sua morte e quella di tanti lavoratori sia stata inutile per ottenere il ripristino della legalità e per garantire la vita delle persone. Ma proprio per questo non possiamo cedere di un passo. Dobbiamo continuare a lottare per restituire all’Italia e alla Puglia la dignità perduta a causa del caporalato. Solo uniti si vince”- ha concluso Emiliano.

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