Bari: pugni e sprangate al corteo contro il governo, “noi aggrediti dai fascisti” – video – Casapound si difende: “hanno assaltato sede”. Salvini: “galera per chi è violento”

Da manifestazione pacifica ed antifascista a scontro fisico. E’ accaduto ieri sera a Bari. Colpiti con spranghe e tirapugni i manifestanti del corteo anti-razzista. Stando ad una prima ricostruzione, sembrerebbe che lo scontro sia avvenuto tra i manifestanti ed alcuni esponenti di Casapound.  Due i feriti non gravi già dimessi dall’ospedale. C’è comunque da dire che Casapound non rappresenta politicamente il governo in carica e che dunque la situazione si è tramutata in un corteo più universalmente riconosciuto come “anti-fascista”.


 

Oltre 1000 persone sono scese per le strade della città di Bari per manifestare la propria opposizione a questo governo e alle sue retoriche securitarie, razziste e fasciste, finalizzate solo a ottenere facile consenso elettorale e a dare in pasto un nemico agli abitanti dei quartieri vessati dalla povertà. Quando la manifestazione è giunta in piazza del redentore, mentre ancora erano in atto il concerto e la cena sociale, alcuni manifestanti che si erano allontanati alla spicciolata sono stati aggrediti da un gruppo di 20 fascisti con mazze e cinghie. I fascisti venivano dalla sede di casa pound in via Eritrea, già presidiata dalla polizia dalle quattro del pomeriggio, e che pure si è lasciata “sfuggire” un aggressione fascista di questa gravità, proprio al termine della manifestazione, quando i primi partecipanti cominciano a tornare a casa” – si legge sulla Pagina Facebook dell’ex Caserma Liberata. L’organizzazione ha annunciato una conferenza stampa per “denunciare quanto accaduto“. Nel frattempo le immagini degli scontri sono finite sul Tg1:

“Due persone sono gravemente ferite e in questo momento sono ricoverate al Mater Dei e al Policlinico, ma ancor più grave è stato l’atteggiamento della polizia, che fin dall’inizio sembrava sapesse quello che stava per accadere. Una nostra conoscente con il passeggino è stata allontanata dalla polizia da piazza del Redentore con queste parole: “Signora meglio se si allontana perchè ci sono i fascisti in giro e qui fra poco ci saranno gli scontri”. Quando i primi compagni hanno avuto notizia dell’aggressione e sono sopraggiunti sul luogo dell’accaduto, sono stati circondati da polizia e carabinieri e caricati tre volte. Dopo uno stallo di circa un’ora e l’allontanamento forzato dei fascisti dalla loro sede i compagni sono tornati in corteo verso l’Ex-Caserma Liberata”.

“A seguito di un’aggressione fascista di questo calibro, davanti a numerosi testimoni e alla complicità delle forze dell’ordine, non resteremo in silenzio, ma faremo di tutto affinchè la lotta antirazzista continui e ci veda uniti nonostante le aggressioni e le provocazioni” – concludono.

Identificati in questura diversi esponenti di Casapound che si difende: “A seguito del corteo “mai con Salvini” che si é tenuto a Bari nel quartiere libertà ad un chilometro di distanza dalla sezione di Casapound italia Bari, dopo le promesse di assalto già preannunciate nel corso della settimana sui vari social network, un gruppo sostenuto di persone che avevano preso parte allo stesso, a corteo terminato da tempo ha aggirato i controlli delle forze dell’ordine sbucando nella via dove é ubicata la sede di CasaPound Italia Bari, con il chiaro intento di assaltare la sede ed i suoi militanti”si legge sulla Pagina Facebook di Casapound Bari

“Fortunatamente sono stati respinti dai nostri militanti, che presidiavano per evitare vandalismi.  Dopo le aggressioni recenti a Lega e FDI continua il clima violenza di questi impuniti dei centri sociali. Nella foto che segue, un gruppo di manifestanti del corteo “Mai con Salvini” che assedia la sezione di CasaPound Italia Bari” – concludono da Casapound Bari.

“Se uno pesta un altro essere umano, può essere giallo, rosso o verde, il suo posto è la galera. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini, intervistato da Enrico Mentana, parlando alla festa di Atreju di quanto avvenuto al corteo antirazzista di Bari. “Da ministro dell’Interno – dice Salvini – ho la fortuna di non dovermi basare solo sui giornali, ma sulle informazioni delle forze dell’ordine, altrimenti quest’estate avrei dovuto inseguire dei lanciatori di uova”, che “lanciavano uova a caso”. Video del tg1:

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