La Guardia di Finanza ha scoperto una terreno con 14mila piante di marijuana. I trafficanti avrebbero potuto ricavare sette milioni di dosi per un valore di dieci milioni di euro. Il blitz condotto dai militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Bari, della Tenenza di Castellaneta e del Reparto operativo aeronavale del capoluogo pugliese. Sequestrata una delle più grandi piantagioni di marijuana mai rinvenute in Puglia.
Situata nelle campagne di Castellaneta, lungo la Provinciale 13, nelle adiacenze del fiume Lato, è estesa per circa 7000 metri quadrati. Nell’operazione arrestati cinque italiani e un marocchino. La piantagione su un terreno di pertinenza di una nota azienda agricola e di allevamento di cavalli sul quale erano state piantumate, in maniera professionale, circa 14.000 piante di cannabis di una un’altezza piuttosto ridotta, che difficilmente supera il metro, ma che si presentano assai ricche di infiorescenze, a notevole vantaggio del principio attivo che si è rivelato elevato. Le ridotte dimensioni delle piante e la zona impervia hanno reso particolarmente difficile l’individuazione della piantagione a cui si è giunti anche grazie ai sorvoli eseguiti nei giorni precedenti dagli elicotteri del Reparto operativo aeronavale di Bari.
Durante il blitz hanno bloccato sei persone alcune delle quali erano intente alla raccolta delle piante, altre nella selezionatura delle infiorescenze e altre all’irrigazione di una parte del terreno coltivato da piante non ancora “mature”. Alla vista dei militari delle Fiamme Gialle sono fuggiti nelle campagne circostanti ma sono stati subito inseguiti e bloccati. In carcere un castellanetano di quarantanove anni, tre calabresi rispettivamente di quarantasette, trentasei e ventotto anni e un marocchino di cinquantadue (irregolare sul territorio italiano). Agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Castellaneta il sesto, un incensurato di vent’anni, figlio di uno degli arrestati. Video: