Spunta un fiume rosso a Margherita di Savoia: è il canale inquinato. “Bomba ecologica” da un Km sequestrata dai Carabinieri – dopo anni di denunce di Legambiente, giustizia è fatta video

I Carabinieri del Noe hanno sequestrato una condotta abusiva di un chilometro realizzata a margine dell’impianto di produzione del sale delle ‘Saline di Margherita di Savoia’, che scaricava acque di produzione di colore rosso mattone assieme ai fanghi di scarto accumulati nelle vasche. L’intervento segue diverse denunce di Legambiente e di politici locali e nazionali sulla colorazione rossa delle acque della foce Carmosina e sullo strato melmoso ed oleoso delle acque. I militari stanno anche sequestrando, in località ‘Chiavicella’, una porzione del canale Cinquemetri di proprietà del Comune di Trinitapoli sulle cui sponde sono state trovate diverse centinaia di metri cubi di rifiuto contaminato speciale anche pericoloso come plastica, pneumatici, vetro, carrozzeria e lastre in eternit frantumate. Tutta l’area oggetto dei sequestri è zona umida e ha un ecosistema unico, perché rappresenta un habitat eccezionale per ospitare una grande varietà e quantità di uccelli acquatici migratori.

I due legali rappresentati dell’azienda che gestisce le saline sono stati denunciati per reati ambientali aggravati dalla particolare tutela riservata all’ambiente protetto, danneggiato e deturpato da scarichi illegali di acque inquinate e fanghi. Tutta la zona umida compresa nei territori dei comuni di Trinitapoli e Margherita di Savoia vanta – ricorda il Noe – un ecosistema unico per la fauna migratoria. Al fine della protezione ambientale la salina ha ottenuto numerosissimi riconoscenti internazionali tra cui: ‘Zona Umida di Importanza Internazionale’ ai sensi della Convenzione di Ramsar, ‘Zona di Protezione Speciale’ e ‘Sito di Importanza Comunitaria’ per la protezione della flora e della fauna selvatica, area protetta europea ‘Natura 2000’, ‘Riserva Naturale dello Stato’ dal 1977. Per quanto riguarda il sequestro della porzione del canale Cinquemetri di proprietà del Comune di Trinitapoli, in gestione al Consorzio di Bonifica di Capitanata di Foggia, sono stati denunciati i due vertici del Consorzio di Bonifica Capitanata di Foggia e un responsabile del Comune di Trinitapoli. Sono ipotizzati rispettivamente i reati di danneggiamento aggravato per rinvenimento di sostanze inquinanti in un corso d’acqua pubblico e deposito incontrollato e realizzazione di discarica abusiva di rifiuti speciali anche pericolosi.

Come i nostri lettori ricorderanno, PugliaReporter.com aveva già parlato di una misteriosa moria di pesci e acque particolarmente rosse nella periferia di Margherita di Savoia, al confine con Zapponeta e nell’entroterra con il vicino comune di Trinitapoli. In un precedente articolo avevamo infatti riportato i numerosi servizi televisivi locali che affrontarono l’argomento. Importante è stato il contributo di Legambiente. “Una battaglia che abbiamo portato avanti sin dal 2011..perlopiù soli…”ricordano sulla Pagina Facebook del circolo locale di Legambiente – “speriamo che sia accertata la verità e tutelato il nostro territorio e paese. E chi doveva vigilare e non l’ha fatto é altrettanto responsabile e colpevole…per cui terremo alta l’attenzione sulla questione e continueremo ad essere portavoci delle segnalazioni dei cittadini.  Un ringraziamento ai Carabineri NOE di Bari per essere sempre attivi e celeri negli accertamenti ed indagini” . Il servizio di Trmh24:

STEA: “BOMBA ECOLOGICA ALLE SALINE”

“Un vertice con i rappresentanti delle Istituzioni, enti locali, forze dell’ordine e tecnici, affinché al fianco delle sacrosante indagini della magistratura e dei Carabinieri del Noe – che ringrazio per la continua attività a tutela dell’ambiente – ci si possa attivare immediatamente per la bonifica e messa in sicurezza dell’intera area, zona umida che vanta un ecosistema unico, perché rappresenta un habitat eccezionale atto ad ospitare una grande varietà e quantità di uccelli acquatici migratori”.

È quanto annuncia l’assessore all’Ambiente della Regione Puglia, Gianni Stea a proposito delle indagini del Noe culminate con il sequestro di un’area di un chilometro nei territori di Trinitapoli e Margherita di Savoia. Una vera e propria bomba ecologica che avrebbe provocato la colorazione di rosso delle acque del canale a margine dell’impianto di produzione del sale delle Saline di Margherita di Savoia.

“Ricordo che al fine della protezione ambientale la salina ha ottenuto numerosissimi riconoscimenti internazionali – aggiunge Stea – ed è compito fondamentale dell’assessorato che mi è stato affidato, svolgere una continua attività a difesa di queste oasi naturalistiche che rappresentano patrimoni unici e dal valore straordinario per l’intera comunità pugliese, ma che purtroppo, sovente, entrano nel mirino degli ecocriminali”.

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