Tartarughe morte tra Barletta e Trani. Forse dovremmo farci tutti un esame di coscienza.

Almeno due tartarughe morte della specie “Caretta caretta” sono state avvistate nell’ultimo periodo tra Ariscianne e Boccadoro, ovvero tra la costa di Barletta e Trani. Una delle tartarughe morte è stata fotografata dal ricercatore ecologista andriese Nicola Montepulciano e anche dalla pagina Facebook “Barlett e Avest”. Rettili marini deceduti per circostanze misteriose: c’è chi da la colpa allo sbalzo termico chi invece ritiene che i rifiuti plastici e in più generale l’inquinamento del nostro mare possa aver influito decisamente. Per altri questi animali sarebbero morti per cause naturali. In casi come questi è fondamentale avvisare subito la Capitaneria di Porto (Guardia Costiera) che per Legge è tenuta a recuperare le carcasse di questi animali e sottoporle ad analisi approfondite per tentare di individuare le cause del decesso.

A prescindere da quelle che sono state le cause di queste morti, sentiamo ancora una volta il dovere di appellarci all’intera popolazione locale affinché i rifiuti non vengano abbandonati in mare. Negli ultimi anni, oltre alla tartarughe marine a perdere la vita sono stati anche uccelli selvatici, pesci e persino cetacei come delfini e capodogli, troppo spesso ritrovati con ingenti quantitativi di rifiuti plastici nello stomaco. In gioco è l’intero ecosistema di cui facciamo parte anche noi.

“La foto della tartaruga spiaggiata è stata scattata giovedì 27 settembre 2018 nella Zona Umida di Boccadoro. E’ un esemplare molto grande probabilmente di “Caretta caretta “ Il solo carapace è di 65-70 cm, perciò, complessivamente potrebbe raggiungere, se non superare, il metro di lunghezza. La Zona Umida di Boccadoro non è nuova ritrovamenti del genere. E’ un luogo di enorme importanza ecologica e andrebbe particolarmente protetta sino a pensare a un vero e proprio ripristino ambientale condotto da ecologi marini” – ha precisato Nicola Montepulciano.

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