M5S Bisceglie: “sul piano sociale di zona mancano visione ed indirizzo politico”

“Il Consiglio Comunale dello scorso 6 novembre che aveva come punto più importante all’ordine del giorno l’approvazione del Piano Sociale di Zona, ha fatto emergere per l’ennesima volta l’insipienza politica dell’Amministrazione Angarano e dei suoi consiglieri. Sorvoliamo sul silenzio assordante proveniente dai banchi della maggioranza nel dibattito che ha preceduto l’approvazione del Piano e concentriamoci sulla sostanza dello stesso” – lo dichiarano in un comunicato stampa gli attivisti biscegliesi ed il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Amendolagine.

“Un atto che avrebbe dovuto fare emergere per la prima volta un pieno indirizzo politico di questa Giunta. Ma il Sindaco Angarano non la pensa propriamente così. Durante il Consiglio ha infatti sostenuto con forza di non ritenerlo uno strumento politico. Il Movimento 5 Stelle Bisceglie, invece, non condivide la posizione del Primo Cittadino sostenendo l’importanza dell’indirizzo politico su cui si fondano le scelte alla base del Piano Sociale di Zona: ha un significato politico fortissimo l’allocazione delle risorse finanziarie nei vari ambiti di cui è composto il Piano, prevedere investimenti o stanziamenti in certi ambiti piuttosto che in altri dà il senso di una visione strategica sulle politiche sociali che a questa Amministrazione manca. Il Piano approvato non è altro, a giudizio del MoVimento, che un copia incolla – anche mal riuscito – dei Piani redatti dalle Giunte precedenti”.

Il Portavoce M5S Enzo Amendolagine ha ribadito questo aspetto in Consiglio, rimarcando l’atteggiamento schizofrenico della Giunta: “L’Amministrazione rimarca, nel Piano, le insufficienze delle azioni previste, ma lo adotta senza alcun aggiornamento e sostanzialmente nella stessa configurazione dei piani di Spina e Fata, che infatti benevolmente votano a favore”. Il copia incolla, ha fatto notare Amendolagine, è lampante e non spiegabile con la scusante del mero errore materiale o dei refusi: sono passati già due anni dall’approvazione del nuovo Codice degli Appalti e nel Piano Sociale di Zona approvato si continua a citare, in più di un passaggio, il vecchio Codice (dlgs 163/2016) quando si fa riferimento alle procedure di affidamento dei servizi previsti”.

Il Piano registra asetticamente carenze di azioni per il contrasto alla povertà e carenze di strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie. Ottima attività notarile, ma qual è la proposta politica? Durante il dibattito, sul primo tema, si è annunciato un suo aggiornamento entro il secondo semestre 2018, si è rinviata al prossimo Piano la programmazione delle azioni sul secondo tema. Amendolagine commenta: “Siamo a novembre 2018: il secondo semestre dell’anno volge al termine. A quando azioni per il contrasto alla povertà? E perché non programmare già in questo Piano le azioni per il potenziamento delle strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie? Amendolagine ha sciorinato in Consiglio anche altre criticità che emergono dal Piano:

– i ritardi nell’assistenza specialistica agli alunni disabili che l’Amministrazione attribuisce a fantomatiche criticità nell’affidamento degli appalti del servizio;

– l’insufficienza dei due centri polivalenti per anziani – considerando l’ambito territoriale Trani-Bisceglie – in prospettiva dell’incremento della popolazione anziana;

– le istanze di accesso agevolato alle strutture di assistenza psico-sociale, convenzionate con l’ASL, soddisfacenti per Trani a discapito di Bisceglie;

– il ritardo rispetto alla media nazionale di altre province pugliesi dell’assistenza domiciliare integrata per gli over 65;

– l’impossibilità di garantire a tutti i bambini con disagio economico il servizio di mensa scolastica; i bambini vengono così privati di un momento importante di socializzazione e della possibilità di partecipare pienamente alle attività didattiche pomeridiane in quanto vengono prelevati prima di pranzo da scuola dai genitori;

– l’assenza di azioni concrete di contrasto alla piaga sociale della ludopatia.

Il Portavoce M5S ha puntato l’attenzione anche sugli aspetti inerenti la copertura economica complessiva per Bisceglie per il Piano 2018 e su quelli di programmazione finanziaria inerenti il Piano 2019: “Come mai, vista l’identica compartecipazione da bilancio in termini finanziari e di servizi, Trani dispone di 38.000 euro in più rispetto a Bisceglie?”. Ed ancora: “I correttivi e gli interventi di riprogrammazione finanziaria a favore del Piano 2019 dovranno essere adottati al più presto: temo non ci siano i tempi tecnici per procedere ad una riprogrammazione delle risorse per l’anno a venire”.

Il Movimento 5 Stelle Bisceglie, tramite il suo Portavoce, ha proposto in Consiglio di dotare Bisceglie di uno strumento integrato e capillare di monitoraggio dei bisogni, della povertà dimenticata o invisibile – i cosiddetti “invisibili per vergogna o ignoranza”-, anche attraverso una rete di “sentinelle” che coinvolga farmacie, medici di base, pediatri, scuola, associazioni di volontariato. Il Piano mappa l’insufficienza di questo sistema di controllo, monitoraggio e verifica dei bisogni, ma l’Amministrazione non propone nulla a riguardo.

E allora il Movimento avanza una sua proposta: perché non costituire un “Comitato permanente per il monitoraggio del disagio socio economico”? Una struttura promossa e coordinata dal Comune che coinvolga forze sociali, corpi intermedi come le associazioni assistenziali e di volontariato, associazioni di categoria, i dirigenti scolastici, altre istituzioni socio-sanitarie e abbia come mandato il supporto ai Servizi sociali nella mappatura periodica della povertà invisibile sul territorio.

Il Movimento 5 Stelle Bisceglie è pronto ad un confronto serrato su idee e proposte per potenziare i servizi sociali cittadini, ripartendo anche dalla riorganizzazione delle strutture comunali che di questi temi si devono, per mandato amministrativo, occupare. Mancano i dirigenti, scarseggiano gli assistenti sociali e il personale specializzato. Servirebbe – in questo come in tutte le ripartizioni comunali – un grande piano di riorganizzazione e potenziamento del personale.

Il Consigliere Amendolagine si è astenuto nella votazione sul Piano Sociale di Zona. Una sospensione del giudizio che lascia la porta aperta alla speranza dell’accoglimento, da parte dell’Amministrazione, delle osservazioni e proposte del Movimento in tempi brevi. Se nulla dovesse cambiare e se nessuna reazione dovesse arrivare, la sospensione del giudizio del M5S si trasformerà in una categorica bocciatura.