Misteriosa pioggia gialla in Puglia e ci si ammala di più di tumore. Grave forma di inquinamento? I cittadini vogliono vederci chiaro, ecco dove – video

Ansia e preoccupazione fra gli abitanti di Soleto per la pioggia gialla che ha macchiato molte zone del paese del leccese: come riporta anche Il Giornale, del fenomeno che sta creando non poche preoccupazioni fra i cittadini, se ne occuperà ora la locale Procura della RepubblicaElsa Valeria Mignone, procuratore aggiunto, in seguito alle numerose segnalazioni raccolte dagli agenti della polizia municipale, ha infatti avviato gli accertamenti per cercare di spiegare cosa sta accadendo. Nei giorni scorsi, in assenza di precipitazioni atmosferiche, sono state rinvenute macchie gialle particolarmente difficili da eliminare sulle auto parcheggiate lungo le strade, sui pannelli fotovoltaici, sui balconi, nei cortili, sugli abiti dei passanti. Quella che molti hanno definito “pioggia sulfurea” si è concentrata in via Galatina, alla periferia del paese.

Il tutto avviene in una zona della Puglia dove i malati di tumore aumentano piuttosto che diminuire, anche tra le giovani età. Stilata sotto la guida del comandante Gaetano Congedo una dettagliata relazione sull’accaduto e consegnata la stessa nelle mani del magistrato, sul posto si è recato un ingegnere della Procura che assieme ai Carabinieri del Corpo Forestale e ai vigili urbani, ha effettuato rilievi fotografici e campionamenti vari il cui esito sarà pronto nei prossimi giorni. Al momento è dato solo formulare delle ipotesi. Secondo la spiegazione più accreditata, a causa dell’elevato tasso di umidità e della nebbia che nell’ultimo periodo ha interessato frequentemente questa zona della Grecìa salentina, la polvere si sarebbe condensata per poi ricadere al suolo sotto forma di goccioline di pioggia.

Non si placano tuttavia le ansie dei residenti i quali ritengono che tale fenomeno possa essere una spia dell’inquinamento. Nel novembre scorso pioveva terra rossa e per sicurezza Arpa Puglia avviò una serie di indagini in collaborazione con i Carabinieri della locale stazione. Come spiega anche il sindaco Graziano Vantaggiato, il comune di Soleto – al pari di altri centri della zona di Galatina – lamenta da anni l’esposizione ad agenti inquinanti, data la presenza nel circondario di numerosi insediamenti industriali. E non è forse un caso che proprio in quest’area si registrano i picchi di ammalati di tumore più alti di tutta la provincia. Si resta, dunque, in attesa dei risultati delle analisi e delle consulenze specialistiche che potranno fornire maggiori delucidazioni sull’accaduto.

Accendere un faro per fare luce e analizzare le eventuali ricadute ambientali e i rischi sanitari indotti dallo strano fenomeno della pioggia di colore giallastro che si sta verificando da giorni nel comune di Soleto. Questa la finalità dell’interrogazione presentata dal Consigliere regionale e Capogruppo di LeU/I Progressiti in Regione Puglia, Ernesto Abaterusso.

“Sono fortemente preoccupato – spiega Abaterusso – per gli effetti che un simile fenomeno potrebbe provocare sull’ambiente e sulla salute di cittadini che già da tempo sono costretti a fare i conti con un alto tasso di ricoveri, di visite al pronto soccorso e di morti premature di soggetti a rischio tanto che l’intera area è stata interessate tempo addietro da indagini epidemiologiche e annoverata tra quelle a più alta percentuale di patologie tumorali. Per questo ho deciso di presentare un’interrogazione e portare all’attenzione della Regione e dell’Assessore competente tale problematica”. “Voglio ricordare – spiega Abaterusso – che Soleto e tutta la Grecìa salentina è l’area del Salento con la più alta concentrazione di impianti industriali tra i più grandi della Regione e che in molti sospettano che questa potrebbe essere la causa di un così alto tasso di morti per patologie tumorali”.

“Occorre che la Regione e tutti gli organi competenti diano risposte certe e facciano sapere una volta per tutte che cosa intendono fare per risolvere tale problema e proteggere i cittadini dalle eventuali emissioni pericolose che potrebbero mettere a rischio la salute pubblica” conclude Abaterusso.

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