Puglia: cibi scaduti e giochi pericolosi, il resoconto dei controlli straordinari della Polizia di Lecce

Anche nei giorni scorsi la Questura di Lecce ha messo in campo un articolato dispositivo di agenti, distinti per contesto operativo, e tra questi agenti delle volanti, delle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine, poliziotti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale e della Divisone Immigrazione, agenti della Polizia Ferroviaria e della Polizia Scientifica, nonché investigatori della Digos e della Squadra Mobile che, appunto, nell’ambito dei rispettivi settori, hanno controllato in maniera capillare il territorio, filtrando in modo particolare le strutture ricettive, i pubblici esercizi, i terminal ferroviari e gli scali di trasposto pubblico ed in generale i luoghi noti come centri di aggregazione di soggetti potenzialmente pericolosi. Tale dispositivo ha coinvolto anche la provincia con la presenza sul territorio provinciale degli agenti dei Commissariati di P.S. di Galatina, Nardò, Gallipoli, Otranto e Taurisano.

I controlli straordinari, ma non eccezionali, visto che sono disposti dal Questore Laricchia con cadenza periodica già da oltre un anno, hanno portato in questi due ultimi giorni: all’identificazione di 324 persone; al controllo di 114 veicoli; al controllo amministrativo di 18 esercizi commerciali. La flessibilità del dispositivo di controllo del territorio, legata alle esigenze di prevenzione e di contrasto alla illegalità, ha fatto si che i controlli si estendessero anche fino a via Taranto e viale Lo Re, andando oltre “l’epicentro”, inizialmente rappresentato dal quartiere Ferrovia.

In particolare, personale di questa Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale, in collaborazione con gli agenti della Polizia Locale, ha effettuato un’ispezione in un mini market di Viale Lo Re al termine del quale gli agenti hanno potuto verificare che, in esposizione per la vendita, erano presenti numerosissimi alimenti in cattivo di stato di conservazione e ormai scaduti da diverso tempo; alcuni addirittura da più di un anno. Tutti i prodotti alimentari scaduti, circa 150, sono stati sottoposti a sequestro penale e la titolare dell’attività, una cittadina dello Sri Lanka di 26 anni, residente a Lecce, è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per il reato di messa in vendita ed esposizione di alimenti in cattivo stato di conservazione. La Divisione Polizia Amministrativa e Sociale trasmetterà gli atti redatti al competente Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità dei prodotti agro alimentari presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, per l’irrogazione della sanzione pecuniaria prevista dal D.lgs. nr. 231/2017, che può oscillare da un minimo di 5.000,00 Euro ad un massimo di 40.000,00 Euro.

Inoltre l’intera documentazione acquisita ed i verbali redatti verranno inviati al Comune di Lecce, competente in materia di attuazione delle disposizioni contenute nel Regolamento Igienico-Sanitario, per la valutazione dell’eventuale irrogazione della sanzione della sospensione dell’attività commerciale, con relativa chiusura temporanea dell’esercizio.

E sempre nel corso dei controlli straordinari effettuati presso gli esercizi commerciali gli agenti hanno riscontrato, presso un negozio di Via Taranto gestito da un cittadino cinese, oltre 1.500 accendigas e numerosissimi stickers, oltre 400 palline contenenti un liquido pericoloso ed altri 39 giocattoli di gomma, tutti sprovvisti del marchio CE, per la conformità di tutti i prodotti immessi sul mercato, e della traduzione in lingua italiana delle relative istruzioni. Il tutto è stato sottoposto a sequestro amministrativo. Al titolare, al quale, per le violazioni su indicate, verrà comminata la sanzione pecuniaria prevista dalla normativa, è stata contestata anche la sanzione amministrativa di 5.000,00 euro per incompletezza della S.C.I.A. Inoltre, il titolare dovrà rispondere anche di gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, visto che gli agenti hanno rilevato la presenza di fili elettrici “volanti” e prese elettriche non a norma.