L’aumento di particelle nel Salento risulterebbero provenienti da tempeste del Nord Africa, giunte nel tacco d’Italia a causa delle forti correnti. Lo sostiene un gruppo di ricerca locale che sottolinea il rischio di contaminazione batterica per le popolazioni locali. L’emittente televisiva Tele Rama, attraverso un servizio televisivo che riportiamo qui sotto, ricorda l’esito delle analisi di campioni raccolti sul tetto del Dipartimento di Matematica e Fisica:
I risultati parlano di un quantitativo di batteri ben differente e particolarmente elevato in alcuni periodi dell’anno. Il fenomeno sarebbe stato rilevato proprio durante il periodo delle “tempeste di sabbia”. Il fenomeno raggiungerebbe valori minimi quando prevale la pressione di masse d’aria proveniente dall’Atlantico. In quei casi, si registrerebbe un particolare quantitativo di alghe azzurre (cianobatteri del genere Calothrix), capaci di sprigionare tossine potenzialmente pericolose per la salute umana.
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