Puglia: ora sindacati protestano per il taglio delle pensioni superiori a 2000 euro “tagli da 1 euro all’anno” – video

Manifestazione nazionale anche a Bari e Lecce promossa dai sindacati: protestano contro i tagli previsti dalla manovra e chiedono la rivalutazione delle pensioni. A promuovere le manifestazioni sono state segreterie regionali SPI, FNP, UILP. La norma inserita in Manovra riduce gli aumenti previsti a partire dal 2019. Secondo i calcoli dello Spi Cgil il taglio può raggiungere i 500 euro all’anno, ma per una platea molto ristretta (pensioni non certamente basse). Per chi incassa 2500 euro netti il minor adeguamento mensile sarà di circa 14 euro. Ecco cosa cambierà:

In alcuni casi si parla di tagli di appena un euro annui. E si protesta contro un governo che, difetti a parte, ha approvato di fatto una manovra che consente a molta altra gente di andare in pensione. Ma qui si protesta per tagli che vanno dai 4 euro in tre anni per chi percepisce 2030 euro al mese a 1458 euro in tre anni per chi invece oggi percepisce 8119 euro mensili. Cosa dovrebbero dire tutte quelle persone che nei governi precedenti, a causa della Riforma Fornero la pensione non l’hanno vista proprio? E cosa dovrebbero dire invece tutti coloro che, pur avendo una pensione, non hanno che percepito solo qualche centinaio di euro mensili?

Alla domanda di un giornalista sul blocco delle indicizzazioni delle pensioni oltre i 1.500 euro, il premier ha risposto: “Siamo intervenuti sulle fasce più alte delle pensioni, con un taglio progressivo, abbiamo introdotto un processo di indicizzazione raffreddato, quasi impercettibile, parliamo di qualche euro al mese, forse non se ne accorgerebbe nemmeno l’Avaro di Molière”.

Come riporta La Repubblica, la tagliola innanzitutto scatterà per le pensioni superiori ai 1522 euro ma si tratta soltanto di pochi euro in meno al mese. In realtà, i primi effetti sensibili si vedranno sopra i 2537 euro lordi, circa 1750 euro netti, che vedranno una riduzione lorda nel 2019 di 69 euro lordi all’anno, circa 50 euro netti e quindi poco più di 4 euro al mese. Cifre che quadriplicano se consideriamo ad esempio una pensione di 4059 euro, poco più di 2500 euro netti. In questo caso, con un taglio, o mancato aumento, da 250 euro all’anno il riflesso in busta paga sarà di circa 20 euro lordi in meno al mese rispetto a quanto si sarebbe incassato se gli adeguamenti fossero stati “pieni”, circa 14 euro netti. Video:

La notizia è stata segnalata alla nostra redazione (a tal proposito, ricordiamo ancora una volta che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui. E’ anche possibile inviare immagini ed osservazioni all’indirizzo redazione@pugliareporter.com).