Il più grosso impianto europeo di estrazione del sale potrebbe passare ad una multinazionale. Per il Comune di Margherita di Savoia ancora nulla di ufficiale ma i dipendenti sono seriamente preoccupati. Una cosa è certa: l’effetto della globalizzazione sta facendo più danni che miglioramenti al nostro territorio. Dalla svendita dei nostri prodotti alla vendita delle poche realtà industriali rimaste in piedi da decenni, quelle delle saline più grandi d’Europa rappresenta soltanto l’ultimo di una serie di capitoli del belpaese a dir poco tragici.
Mentre nelle tv nazionali si parla di un’unione tra mercati e global compact, in Puglia siamo costretti ad assistere a spettacoli tristi e poco rassicuranti, come per l’appunto la svendita ai francesi delle saline di Margherita. Che ne sarà dei lavoratori che sino ad oggi hanno assicurato il servizio a questo storico impianto di produzione di sale marino? Non lo sappiamo ma in un servizio televisivo diffuso dal Tgr Puglia (che riportiamo qui sotto) la comunità non sembra nascondere la propria preoccupazione in merito alla questione. Come anticipato già in passato da Puglia Reporter, il rischio svendita ai francesi era già paventato da tempo: lo scorso ottobre 2018, infatti, avevamo pubblicato un comunicato sindacale che spiegava come “Dopo due anni di trattative per la definizione transattiva dell’esposizione debitoria vantata dal Monte dei Paschi di Siena, e in particolare dalla sua controllata MPS Capital Services nei confronti della Salapia Sale spa, controllante la Atisale spa (primo produttore italiano di sale marino), l’Istituto ha deciso di interrompere le trattative unilateralmente, senza informare e di vendere a terzi il suo credito complessivo. Fatto ancora più grave: senza offrirlo alla debitrice. È ormai notizia diffusa che proprio uno dei concorrenti, il competitor europeo (francese?), abbia partecipato alla procedura e sarebbe in procinto di acquistare il credito”. Insomma, le saline di Margherita di Savoia resteranno italiane soltanto di nome e di posizione geografica, ma la proprietà, così come già avvenuto per altre questioni, diverrà estera. Video:
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