Non è da tutti ricevere una telefonata e sentirsi dire “Buongiorno sono Papa Francesco”. E’ quello che è accaduto alla signora Cosimina Delle Grottaglie di Mesagne (Brindisi). La famiglia di Cosimina qualche anno fa aveva scritto al Papa chiedendo di incontrarlo. Non avendo ricevuto l’invito ad incontrarlo, un’amica della famiglia mesi fa, aveva scritto al Papa, a nome di Cosimina, chiedendo nuovamente di poterlo incontrare, aggiungendo questa volta nella lettera il numero di telefono della famiglia di Mesagne.
Il Papa il 31 dicembre scorso ha risposto chiamando direttamente per telefono la signora Cosimina invitandola a Roma con i suoi parenti. Così questa mattina la famiglia è stata accolta in Vaticano in udienza privata.
La richiesta di poter incontrare il Papa era scaturito in seguito ad un crudele destino e all’immenso dolore che aveva colpito la donna e i suoi familiari, dovuto alla morte di due figli di Cosimina, ambedue in incidenti stradali: Maria Rita morta nel 2009 e Stefano deceduto nel 2017. “È stata una gioia immensa”– ha detto commossa Cosimina che ha portato con sè all’udienza il marito Francesco Landolfo, i figli Chiara e Giuseppe, la nuora, la nipotina e l’avvocata Saracino amica di famiglia, che aveva inviato la lettera al Pontefice.