Puglia: movida brindisina. Si è costituito il responsabile del tentato omicidio di sabato notte

Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Brindisi hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto – emesso dal Pubblico Ministero di turno della locale Procura della Repubblica, dott. Francesco Carluccio, che ha concordato con le risultanze investigative rapidamente prodotte dai militari dell’Arma – P.M., 20enne del luogo, nullafacente, censurato per reati in materia di droga e contro il patrimonio, responsabile di aver esploso nella notte di domenica 2 colpi d’arma da fuoco calibro 6.35 contro un 26enne del posto, anch’egli già noto alle Forze dell’Ordine, attingendolo ad una spalla e a una gamba.

Un’indagine serrata quella condotta dai Carabinieri della Compagnia di Brindisi, che hanno sin da subito addebitato il grave episodio criminoso al 20enne, mettendo per l’intera giornata letteralmente sotto assedio la città, con posti di controllo e numerose perquisizioni nei confronti dei fiancheggiatori/amici dell’autore del tentato omicidio e dell’entourage della vittima, per “fare terra bruciata” intorno a loro. Il fatto -parzialmente ripreso da un impianto di videosorveglianza– è avvenuto in pieno centro storico, nei pressi di alcuni affollatissimi locali della movida brindisina, ma i tanti astanti si sono allontanati dal luogo della sparatoria (che poteva avere conseguenze ben peggiori visto che è avvenuta tra la folla del sabato sera) senza fornire alcuna forma di collaborazione agli operanti.

Il 20enne, sentitosi ormai braccato dai militari, nella serata di ieri si è costituito ai Carabinieri presso la caserma del Casale, accompagnato dal padre, il cui ruolo è stato fondamentale nel convincere il figlio a consegnarsi ai militari dell’Arma. Dopo le formalità di rito, il responsabile ha preferito non rispondere alle domande degli investigatori e, pertanto, è stato condotto presso la casa circondariale di Brindisi. Dovrà rispondere di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco, ed esplosioni pericolose.