Presi autori truffe agli anziani in Puglia: “siamo quelli dell’INPS” e poi rubavano. Ecco chi sono

Dal mese di marzo al mese di luglio 2018, nella città di Foggia, gli investigatori hanno rilevato una recrudescenza del fenomeno delle truffe aggravate ai danni di anziani, vittime inconsapevoli di soggetti che, spacciandosi per dipendenti dell’INPS, con artifizi e raggiri, riuscivano a farsi consegnare alcune migliaia di euro con la promessa della corresponsione di assegni arretrati per importi di circa 22.000 euro.

Pertanto, personale della Sezione reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile di Foggia, coordinato dalla Procura della Repubblica di Foggia (Sostituto Procuratore, Rosa Pensa), ha intrapreso una minuziosa attività di indagine, finalizzata all’individuazione degli autori delle truffe. In particolare, nel mese di giugno, un’anziana cittadina, abitante nel Comune di Foggia, con la collaborazione dei suoi vicini, era riuscita a rilevare il numero di targa dell’autovettura Fiat Panda, utilizzata dai soggetti che avevano tentato di perpetrare una truffa ai suoi danni.

Da un primo screening effettuato sull’autovettura, risultata di proprietà di una società di leasing, era emerso che gli autori dei reati in questione provenivano dalla città di Napoli, quartiere Secondigliano. Effettuando un’analisi alle banche dati del Ministero dell’Interno, gli inquirenti sono riusciti ad individuare quasi tutte le vittime delle numerose truffe aggravate perpetrate con lo stesso modus operandi e dagli stessi individui.

Il punto di svolta delle indagini la mattina dell’1 luglio 2018 quando, a seguito di un “allert” inserito nel sistema di monitoraggio varchi delle autovetture, è stata rilevata in ingresso, nella città di Foggia, la targa dell’autovettura Fiat Panda segnalata dall’anziana donna truffata nel precedente mese di giugno. Nell’arco di poco tempo, personale della Polizia, ha individuato e bloccato l’autovettura in questione. All’interno sono stati identificati i pregiudicati:

Vincenzo Flaminio, nato a Napoli classe ’68 e Espedito Aricò, nato a Napoli, classe ’66. Il primo, Flaminio, con precedenti anche per mafia e droga.

I due sono stati sottoposti a rilievi foto-dattiloscopici e perquisizione. Questa attività ha fornito ulteriori elementi investigativi che, unitamente agli esiti delle attività tecniche esperite, all’analisi dei tabulati telefonici ed alla disamina dei filmati di video-sorveglianza acquisiti, ha consentito di acquisire un solido quadro probatorio, posto a fondamento di una richiesta cautelare avanzata dalla Procura della Repubblica di Foggia ed accolta dal GIP. Quattro sono gli episodi di truffa contestati ai soggetti destinatari di misura restrittiva. Giova evidenziare come sia stata decisiva la collaborazione delle anziane vittime, che hanno riconosciuto gli autori delle truffe commesse ai loro danni. Nella mattinata del 19 gennaio, personale della squadra mobile di Foggia ha rintracciato e arrestato a Secondigliano i due autori delle numerose truffe aggravate. Inoltre, dalle indagini è emerso che Flamini e Aricò, veri professionisti delle truffe agli anziani, colpivano in numerosi altri centri, tra questi anche nei territori di Gravina in Puglia, Matera e alcune città dell’Abruzzo. Un filmato diffuso dalle forze dell’ordine:

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