Il vento svela la vergogna nel barese: centinaia di plastiche e polistirolo cancerogeni nel mare ” È la nostra Cernobyl”

“Oggi il porto antico di Monopoli si presenta cosí dopo la burrasca di ieri. I venti che si sono abbattuti in Puglia avranno portato in mare quantita’ enormi di rifiuti. Cosa fare? Ci vuole una normativa seria che tuteli i mari e obblighi i pescatori a portare a terra i rifiuti che trovano nelle reti e che adesso vengono ributtati in mare. Le cassette di polistirolo devono essere messe al bando. Quello che vediamo deve essere ripulito ora e non da enti o municipalizzate ma dai cittadini. Rimbocchiamoci le maniche perchè siamo protagonisti di un disastro ambientale senza precedenti. È la nostra Cernobyl. Grazie Pietro Brescia perchè con la sua associazione Quadrosfera lotta quotidianamente contro il degrado. Presto torneremo a Monopoli” – lo rende noto con un post diffuso sui social il gruppo Retake Bari.

Materiali plastici e in polistirolo potenzialmente cancerogeni o comunque tossici per l’uomo e per gli animali vengono probabilmente quotidianamente gettati in mare. Quando non piu’ visibili agli occhi umani, questi materiali risultano facenti parte del triste fenomeno delle “lacrime di sirena”, ovvero di minuscoli pezzettini, talvolta microscopici – levigati dalle correnti marine e poi molto spesso ingeriti dai pesci che portiamo a tavola. Importante risulta quindi eliminare tempestivamente questi agenti inquinanti dall’ecosistema marino. La foto diffusa da RetakeBari:

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