Xylella, ribellione interna nel M5S: parlamentari votano contro taglio ulivi “eradicazione proposta da indagati con conflitti di interesse. Non si toccano, sono il futuro degli agricoltori”

Sulla questione Xylella il Movimento 5 Stelle è diviso: a parte le lunghe battaglie messe in campo dal senatore Lello Ciampolillo, che hanno visto (la difesa simbolica di un ulivo poi brutalmente tagliato a Cisternino), adesso a dichiararsi apertamente contro l’iniziativa del governo Lega-M5S (che prevede nuovamente il taglio degli ulivi considerati infetti) è anche la deputata Sara Cunial:

“Ho letto la relazione conclusiva dell’indagine conoscitiva sulla #Xylella in Puglia scritta dal collega L’Abbate e l’unica cosa che posso dire è che “Bastava dirlo prima!”. Sarebbe bastato dirlo fin dall’inizio quale fosse il reale obbiettivo di questa indagine cioè quello di avvallare le teorie (perché di teorie si tratta) di quelli che ancora oggi sono degli indagati. Ci saremmo così risparmiati tutta questa perdita di tempo, qualcuno avrebbe anche evitato qualche mal di pancia e la sottoscritta qualche intimidazione mafiosa. Perché tutto questo elenco di teorie (ripeto teorie) atte a sostenere un piano di abbattimenti e distruzione del territorio, è avvallato dagli stessi “esperti” iscritti nel registro degli indagati da almeno 1 delle 4 Procure che stanno investigando sulla questione nonché da soggetti portatori di enormi conflitti di interesse, di cui alcuni di questi già enormemente indebitati per l’acquisto della varietà brevettata.

Quando non indagati, questi “super esperti”, si fanno chiamare professori (anche senza titolo per farlo) e vanno consigliando a noi “poveri adepti” di bere ogni mattina un bel bicchiere di glifosato, che è tutta salute. D’altro canto sarebbe stato troppo semplice ascoltare i consigli e le teorie (questa volta sì, verificate empiricamente in pieno campo) di esperti indipendenti dal cerchio magico di Bari che, dall’inizio di questa triste vicenda, ha monopolizzato la questione ricerca, arrogandosi il diritto esclusivo di parlare di Xylella, negando ogni confronto che è la base del metodo scientifico. Un fatto gravissimo denunciato dalla comunità scientifica e dagli scienziati uditi anche in questa sede. Professionisti di altri enti di ricerca e professori universitari anche emeriti ci dicono che con il batterio, presente da almeno 15 anni in Puglia e dagli anni 90 in Italia, si può convivere, puntando a rinforzare le piante e i terreni in cui abitano, ricostituendone il microbiota perso da anni di sfruttamento. Cosa già dimostrata in pieno campo con ricerche che proseguono da almeno 2 anni, alcune delle quali già pubblicate con peer review e altre che a breve saranno pronte per la pubblicazione. Le piante tornano a fruttificare! Capisco il Pd che già dalla scorsa legislatura ha dimostrato con il Decreto Martina quale sia la sua linea, ho capito molte cose durante l’indagine delle posizioni di alcuni colleghi del Movimento 5 Stelle, quindi mi rivolgo alla Lega (pensa te!): siete sicuri di voler ipotecare il futuro degli agricoltori e di un’intera regione per seguire le promesse di una lista di indagati? Siete sicuri di volervi assumere questa responsabilità sottoscrivendo un testo che indica delle linee guida del tutto incostituzionali? Tra qualche anno, potrebbe non esserci più alcun “super esperto” a piede libero a proteggere questo disegno. Diverse volte, negli ultimi tempi, c’è stato consigliato di vergognarci nel rivedere le promesse elettorali. Io l’ho fatto. È un buon esercizio. Lo consiglio a tutti. Per tutti questi motivi voto contro” – conclude.

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