
Per coordinare questo piano di cambiamento, il Mise si avvale di una “Commissione Speciale per la riconversione economica di Taranto”, presieduta dal ministro Luigi Di Maio e si compone di ulteriori dieci membri, dei quali cinque scelti tra il personale del Mise e cinque selezionati attraverso una call internazionale per esperti. Per inviare la candidatura c’è tempo fino alle 24 del 15 marzo 2019.
“Qui a Bruxelles abbiamo messo insieme amministratori locali, imprenditori, rappresentanti della Commissione Ue e della Banca europea per gli investimenti, la piattaforma europea per il crowdfunding per discutere del futuro delle nostre città – continua D’Amato – E con loro abbiamo discusso del processo partecipativo dal basso dell’Osservatorio Tri0 che abbiamo lanciato a Taranto e che prevede progetti come l’Hydrogen Park, il Decontamination Lab, il distretto stampanti 3D, una Scuola di alta Formazione sulle professioni del futuro, start up in campo medicale, la creazione di un consorzio di filiera della canapa, progetti di crowdfunding. In altre parole – conclude l’eurodeputata tarantina – una riconversione dal basso che accompagni l’opera del governo, che ha già messo in campo, oltre alla Commissione speciale, anche la riattivazione del Contratto Interistituzionale, il Tavolo Istituzionale Permanente, e l’istituzione del Tecnopolo. Il cambiamento non si ferma. A Taranto come nel resto del Sud e del Paese”.