Sono di ogni tipo, colore, forma, e dimensione, i rifiuti che finiscono in mare. Per questo è nato il progetto educativo “Se butti male… Finisce in mare!” promosso da Legambientee Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica e rivolto alle scuole primarie e secondarie di I grado per educare alla prevenzione dei rifiuti in mare.
Giunto alla seconda edizione, quest’anno il progetto interesserà la Puglia con il coinvolgimento di 2.000 tra studenti, volontari e cittadini che parteciperanno alle iniziative. Obiettivo principale è quello di ricordare e far capire come attraverso le proprie scelte e uno stile di vita più ecofriendly si possa prevenire il marine litter, imparando a differenziare di più e meglio i rifiuti, senza dimenticare che possono avere una seconda vita, come ci ricorda la sfida dell’economia circolare. Inoltre per sottolineare quanto sia importante dare nel proprio quotidiano un piccolo contributo, Legambiente e Corepla nell’ambito del progetto “Se butti male…Finisce in mare!” presenteranno alle scuole il vademecum delle “buone abitudini che tutelano il mare” contenente sei consigli pratici in difesa del mare: scegli prodotti riciclabili e fai bene la raccolta differenziata; prima di buttare pensa bene sei puoi riusare; non acquistare e usare prodotti cosmetici e per la pulizia che contengono microplastiche; non buttare nessun rifiuto nel wc; non buttare nulla negli scarichi e nei tombini; in spiaggia, nei parchi, lungo i fiumi e i laghi renditi utile, dedica qualche minuto a raccogliere i rifiuti che troverai, il buon esempio è contagioso.
«Da anni Legambiente riserva alla tutela del mare e delle sue coste un impegno continuo e costante attraverso numerosi progetti, iniziative di volontariato ambientale, attività didattiche, di educazione ambientale e grazie a un’esperienza diffusa di monitoraggi scientifici praticata in tutto il paese da volontari e cittadini, considerata da più fonti istituzionali internazionali come una delle esperienze più avanzate al mondo di ‘citizen science’, il contributo dei cittadini alla conoscenza dei problemi ambientali e alla loro risoluzione – spiega Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia-. Un’esperienza che vogliamo far conoscere anche alle scuole e ai ragazzi per far toccare con mano il problema, ma anche per evidenziare le soluzioni che passano sempre di più su politiche di prevenzione e sensibilizzazione, su una corretta gestione dei rifiuti a partire dalla raccolta differenziata e dal riciclo».
Per questa seconda edizione, il progetto coinvolgerà gli studenti di oltre 20 classi di 7 città pugliese: Bari, Barletta, Carovigno, Margherita di Savoia, Otranto, Porto Cesareo e Trani. Tutte le scuole della Puglia che desiderano aderire al progetto potranno richiedere i materiali didattici compilando il modulo on line su www.legambientescuolaformazione.it
Beach litter in Puglia – Lo scorso anno, nell’ambito dell’indagine beach litter, in Puglia su 6 spiagge monitorate, per un totale di 54.400 mq di area campionata, l’associazione ambientalista ha trovato 3.093 rifiuti (6% dei rifiuti nazionali). Parliamo di una media di 516 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia (lineari), inferiore alla media nazionale di 620. La plastica resta il materiale più presente nei litorali pugliesi seguita da carta e cartone, vetro e ceramica e metallo. Nella top ten dei rifiuti ritrovati ci sono: tappi e bottiglie di plastica, stoviglie e bicchieri monouso, cotton fioc e reti per la coltivazione dei mitili sono gli oggetti più presenti sulle spiagge pugliesi. Per info sul progetto Se butti male… Finisce in mare!” scrivere a scuola.formazione@legambiente.it