Il ministero della Cultura ucraino ha inserito anche il cantante Albano Carrisi (Al Bano) nella lista degli individui che considera una minaccia alla sicurezza nazionale. La lista nera è compilata e aggiornata dal ministero della Cultura in base alle richieste del Consiglio di Sicurezza e Difesa nazionale dell’Ucraina, dei servizi di sicurezza ucraini e del Consiglio della Tv e Radio nazionali. Nella black list ci sono ora 147 persone. Lo riferisce l’agenzia Interfax. Non ho mai detto una parola contro l’Ucraina. Mai fatto neanche un apprezzamento. E’ inaccettabile che proprio io che canto da sempre la pace ora venga trattato come un terrorista. Non ho mai posseduto armi, neanche quelle mentali”: ha commentato Al Bano.
“Chiamerò subito l’ambasciatore e quindi il ministero della Cultura ucraina. Voglio capire come il mio nome sia finito nella lista. Quando l’ho saputo questa mattina ho pensato a uno scherzo, o a uno scambio di persona”. Al Bano precisa: “Se Putin è bravo io lo dico. Non c’è un’amicizia, ma una semplice conoscenza, favorita anche dal fatto che lui è presidente onorario della Federazione internazionale dello judo e io ne sono ambasciatore nel mondo. Ho cantato per lui ma anche per tanti altri capi di Stato e pure per Giovanni Paolo II. Sono un uomo di pace e non di guerra”.
In Ucraina invece Al Bano è stato, racconta “circa tre o quattro anni fa, e mi sono trovato bene“. Forse, prova a scherzare, “all’Ucraina adesso non piacciono più le mie canzoni. Ma la lista nera è troppo“. Al Bano e Romina Power negli anni Ottanta e Novanta erano famosi anche in Unione Sovietica e anche in anni recenti sono tornati in Russia per i concerti della reunion.
Alla notizia di essere stato inserito nella black list del paese dell’Est, Carrisi non si scompone: “Non ho mai fatto politica, ma se Putin è bravo lo dico“. “Io una minaccia per la sicurezza dell’Ucraina? Ma figuriamoci: io sono una persona normale, che canta”. E ricorda: “Anni fa mi successe qualcosa del genere con l’Azerbaijan. Avevo cantato in una città armena senza sapere del vecchio conflitto tra i due paesi, ma non avevo cantato contro l’Azerbaijan, avevo solo cantato in Armenia. Poi ci siano chiariti e ora sono amato anche in Azerbaijan. Passerà anche questa, ci chiariremo, non vedo l’ora di incontrare l’ambasciatore dell’Ucraina in Italia per capire meglio”.
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