Friday for future, l’urlo del giovani pugliesi contro l’inquinamento “Ilva vaffa…” – video

Chiedono alla politica di essere ascoltati: “È arrivata l’ora di risponderci. Questa giornata è solo l’inizio. Siamo qui per riprenderci il futuro e saremo in piazza tutti i venerdì perché questo diventi un problema di tutti”. Come riporta il Tgr Puglia, i manifestanti che hanno sfilato a Bari per il Global Strike For Future, la Questura stima 6 mila persone, urlano al megafono che “è una questione di vita o di morte”. “Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto, l’ultimo fiume avvelenato, l’ultimo animale ucciso, vi accorgerete che non si può mangiare il denaro” si legge su uno dei cartelli. “Prima di andare a cercare la vita su altri pianeti, dovremmo smettere di uccidere la vita su questo” su un altro. Il corteo è partito da piazza Diaz, ha percorso un tratto del lungomare di Bari e ha raggiunto piazza Libertà, riempiendola. Alla manifestazione hanno aderito centinaia di scuole e associazioni della provincia.

A Taranto queste le scritte su alcuni cartelloni e striscioni portati in corteo: “Ci avete rotto i polmoni”. “Non c’è un pianeta B“. “Chi non si cura della propria casa non è degno di esser chiamato uomo”. “Vengo da una zona dove l’aria non è buona”. “Se non invertiamo la rotta annegheremo tutti”. “Io voglio vivere”. Diverse centinaia di studenti hanno aderito, insieme a movimenti, associazioni ambientaliste e cittadini, al ‘Fridays for future’ (Fff), lo sciopero globale per il clima. Una marcia che nel capoluogo ionico assume un significato particolare per l’emergenza sanitaria e ambientale causata negli anni dalle emissioni dei grandi impianti industriali, a cominciare dallo stabilimento siderurgico. “Ilva vaffa…” hanno gridato gli studenti attraversando le vie del centro con un lungo serpentone che si è snodato dall’Arsenale della Marina militare verso piazza della Vittoria. A caratterizzare ulteriormente in chiave anti-Ilva la manifestazione per il clima di Taranto c’e’ anche la presenza dei genitori di alcuni bambini e ragazzi morti di tumore a causa dell’inquinamento industriale. Tra questi anche i genitori di Giorgio Di Ponzio, il 15enne residente nel rione Paolo VI, morto a fine gennaio. Video:

La notizia è stata segnalata alla nostra redazione (a tal proposito, ricordiamo ancora una volta che scrivendo un messaggio al numero 353 3187906 è possibile effettuare segnalazioni e partecipare al gruppo Whatsapp per seguire tutte le news in tempo reale oppure iscrivendosi al gruppo Telegram cliccando qui o anche iscrivendosi al gruppo Facebook cliccando qui. E’ anche possibile inviare immagini ed osservazioni all’indirizzo redazione@pugliareporter.com).