I pescatori di Barletta e Molfetta pescano plastica per ripulire il mare: un vero e proprio lavoro in accordo con i porti “raccolti già 1.200 chili” – video

Incentivare la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica e le attività di “fishing for litter”, letteralmente pesca di rifiuti,ossia recupero dei rifiuti in mare attraverso l’attività dei pescatori, per monitorare le quantità e le tipologie di rifiuti provenienti dalle imbarcazioni. Sono questi gli obiettivi dell’accordo fra regione Puglia, Corepla, Ager, Arpa Puglia e Autorità di Sistema portuale del mare Adriatico meridionale, rinnovato nei giorni scorsi presso la sala Di Jeso della Regione Puglia e che, al momento, coinvolge i comuni di Barletta e Molfetta quali enti “start up” di tale progetto.

A Barletta “Fishing for litter” partirà a breve, non appena, come lo stesso assessore comunale all’Ambiente Ruggiero Passero ha sollecitato, sarà individuata all’interno del porto un’area idonea per lo stoccaggio dei rifiuti recuperati in mare dai pescatori. Intanto, fra le azioni propedeutiche all’avvio del progetto, la prossima settimana, proprio con i pescatori sarà convocato un incontro per raccogliere la loro disponibilità a operare in tal senso e si concluderà l’iter per l’attribuzione del codice che identificherà i rifiuti recuperati.

Le imbarcazioni che aderiranno al progetto saranno identificate e identificabili, lasceranno i rifiuti, preventivamente raccolti a bordi in appositi contenitori o buste, in porto per poi raggiungere gli impianti di destinazione, nel caso di Barletta ciò avverrà in collaborazione con Bar.s.a., la municipalizzata che si occupa di servizi ambientali in città. Corepla produrrà un report delle quantità raccolte, recuperate e smaltite e i relativi costi. Ai fini del monitoraggio, Ager raccoglierà i dati da Corepla e l’Arpa Puglia fornirà il supporto tecnico per lo studio dei dati che emergeranno.

Intanto, per prevenire l’abbandono dei rifiuti e sensibilizzare residenti e turisti alla raccolta e al riciclo degli imballaggi in plastica, questa estate il comune di Barletta, insieme a Molfetta, Manfredonia, Brindisi, Castellaneta e Porto Cesareo, saranno protagonisti di una singolare competizione per contrastare l’abbandono dei rifiuti e della plastica sulle spiagge. Per il comune più virtuoso è prevista la realizzazione di un parco giochi in città.
Il presidente della regione Puglia Michele Emiliano ha sottolineato come la Puglia sia fra le regioni più sensibili su tali temi e come il “Fishing for litter” sia la realizzazione di uno dei punti programmatici del governo regionale.

Tra le tremiti e Molfetta già i primi risultati – Nel tratto di mare tra le Tremiti e Molfetta si è avviato un progetto sperimentale per quantificare e verificare l’effettiva riciclabilità dei rifiuti raccolti dai pescatori che utilizzano il sistema di pesca a strascico. Dopo un primo periodo di assestamento, “Molfetta fishing for litter” è partita con successo a novembre 2018 con il coinvolgimento di 9 imbarcazioni e di 36 addetti. Per ogni giornata di attività, i pescatori hanno percorso circa 100 miglia, hanno separato il materiale estraneo dal pescato e lo hanno conferito nei cassonetti posizionati nell’area portuale. “I nostri pescatori – afferma Minervini, presente a Bari con l’assessore ai Finanziamenti regionali Gabriella Azzolini – sono stati i protagonisti della pulizia del mare. È la dimostrazione di come una comunità può fare sistema per migliorare l’ambiente. Un esempio per le giovani generazioni. Il mare è una risorsa e va tutelato”.

IL PRIMO REPORT – Dei circa 1.200 chili di rifiuti raccolti e selezionati presso il centro di ASM Molfetta, ne sono stati esaminati più di 400. Il campione analizzato è così distribuito: 44% plastica non imballaggio, come reti da pesca, reti di cantiere e reti per mitili.
40% altre frazioni, di cui: 27% stracci, corde in canapa, ecc. 16% imballaggi in plastica, di cui: 9% film, 3 % bottiglie e flaconi, 1% polistirolo espanso, 0,03% piatti e bicchieri. Tutto il materiale raccolto, selezionato per tipologia di plastica, è stato inviato a un centro di riciclo per valutarne l’effettivo impiego come materia prima seconda. L’attività di Fishing for litter, resa possibile grazie al fattivo contributo di Assopesca, proseguirà e sarà estesa progressivamente ai Comuni di Barletta e Manfredonia.

Buoni propositi anche a Barletta –  “Quella della strategia Plastic free è una misura importante quanto non più procrastinabile, in Europa e nel mondo, una contro rivoluzione di enorme portata, considerata quella generata dalla introduzione di quel materiale nella vita quotidiana delle persone e delle famiglie avvenuta negli anni Sessanta” – fa sapere il Sindaco di Barletta, Cosimo Cannito. “Proprio per la portata e per il significato di questa “inversione di senso” Barletta non poteva tenersi fuori da tale processo e, anzi, in Puglia è una delle città pioniere in tale percorso. Dunque non posso che essere compiaciuto del fatto che il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle sia sulla stessa lunghezza d’onda dell’Amministrazione comunale su un tema così cruciale quale quello della tutela dell’Ambiente e della necessità di lasciare alle generazioni future un mondo meno inquinato. Un imperativo categorico morale prima ancora che politico. Ma sarebbe superfluo, quasi pleonastico, proporre una mozione su qualcosa che è già a pieno titolo ai primissimi posti dell’agenda politica di questa Amministrazione comunale.  Barletta, infatti, è già dentro questo processo di cui i consiglieri comunali pentastellati parlano nella loro mozione, ne è protagonista a pieno titolo. L’Amministrazione comunale, assessorato all’Ambiente, ha infatti già aderito al progetto regionale di eliminazione di plastica e imballaggi monouso negli stabilimenti balneari e ha anche aderito ad un altro progetto della Regione Puglia, con Ager, Corepla e Arpa, per la raccolta della plastica in mare, con il coinvolgimento dei pescatori, il progetto “Puglia Fishing for Litter”, di cui Barletta, con Molfetta, è comune capofila. Ma non è tutto. Il CNR – IRSA e il Comune di Barletta sono protagonisti di un progetto sperimentale unico nel suo genere, di monitoraggio ambientale sulla presenza di micro e macro plastiche in una zona naturalisticamente molto importante, una parte del percorso fluviale e la foce dell’Ofanto, un progetto che a fine maggio coinvolgerà, oltre agli studiosi ed esperti, anche gli studenti. Di questo progetto si è parlato anche a Roma qualche giorno fa, alla Camera, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, proprio con il ministro dell’Ambiente Costa e il direttore dell’Irsa – Cnr Vito Felice Uricchio, evento a cui ha partecipato anche l’assessore comunale all’Ambiente Ruggiero Passero” – conclude Cannito. Circa un paio di anni fa, anche alcuni attivisti locali di Bisceglie denunciarono il preoccupante fenomeno della plastica in mare, pescata anche involontariamente dai pescatori. L’auspicio è che quindi anche nella vicina Bisceglie l’amministrazione comunale possa seguire il giusto esempio. Per un mare più pulito e in salute. Il video diffuso nel 2017: