Lo scorso 4 aprile si è tenuto presso la Sala conferenze del Cenacolo della Camera Dei Deputati una conferenza su “Cannabis per uso terapeutico“, nell’ambito della quale un confronto tra parte politica e scientifica ha permesso di mettere in luce aspetti ancora troppo incerti sul tema. Tra gli interventi istituzionali vi è stato quello dell’On. Francesca Galizia, che tra le altre cose ha manifestato l’interesse e la volontà a dare un significativo impulso alla produzione italiana di cannabis a uso medico, per garantire la continuità delle terapie. Il medicinale, infatti, se somministrato in modo discontinuo non garantisce ai pazienti gli adeguati benefici.
Il nostro Paese non ha ancora raggiunto l’autosufficienza completa nella produzione di cannabis ad uso terapeutico, ed esistono forti discrasie regionali nella distribuzione, per tali ragioni il Ministro della Salute Grillo ha già stretto nuovi accordi con l’Olanda per aumentare l’import del medicinale in Italia e ha aperto la strada a possibili partnership pubblico-private per aumentarne la produzione. Il nostro Paese può, infatti, contare attualmente oltre all’importazione dall’Olanda, sulla produzione nazionale assicurata dallo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze (che dovrebbe arrivare a 200 kg annui dai 50 iniziali) e sull’importazione dalla Germania (stock in corso di definizione).
“Tra gli obiettivi che il nuovo governo si prefigge figurano: l’aumento della produzione, garantendo standard di qualità e sicurezza; l’abbattimento dei costi; l’accesso dei pazienti alle cure e la disponibilità costante del prodotto nelle farmacie. Il 2019 dovrebbe finalmente segnare l’anno della svolta per i pazienti in trattamento, poiché per la prima volta le disponibilità effettive dovrebbero superare la tonnellata, a fronte dei 350 kg del 2017 e dei circa 600 kg del 2018, rispondendo in maniera più adeguata alle aumentate richieste di prescrizioni mediche. Negli ultimi mesi le disponibilità di cannabis a uso medico sono cresciute, venendo dunque incontro alle giuste richieste delle associazioni dei pazienti, tuttavia restano ancora difficoltà nella distribuzione su cui vanno fatti, e si faranno” – sostiene la Galizia – “ulteriori passi avanti”.