Puglia: aggredisce giovane in villa colpendolo con un ramo per rubargli cellulare e carta di credito. Arrestato dopo poco in un ristorante della città

Nella giornata del 18 aprile u.s., Agenti della Polizia di Stato della Sezione Volanti della Questura di Foggia hanno eseguito il Fermo di indiziato di delitto di M.A. classe 1995 foggiano, pregiudicato, per rapina e lesioni ai danni di un quarantaquattrenne di Foggia.
Verso le ore 19:00 gli Agenti della volante intervenivamo in via Galliani in quanto un uomo aveva segnalato che era stato vittima di una rapina da parte di un giovane.
Il malcapitato raccontava che mentre si trovava all’interno del boschetto della Villa comunale veniva avvicinato da un giovane che brandendo un ramo di albero gli intimava di dagli tutto quello che possedeva. Consegnava la somma di 45 euro, il telefonino e le carte di credito. Il malvivente non contento, insisteva per avere il pin delle carte di credito, cosa che la vittima negava di conoscere. A quel punto il rapinatore insisteva per aver il pin di sblocco del telefono. La vittima approfittando di un momento di distrazione, tirava dalle mani dell’aggressore le carte di credito ed il telefono cellulare riappropriandosene, e mentre tentava di scappare il malvivente lo colpiva con il ramo dell’albero sul volto procurandogli delle lesioni.

Gli Agenti che si trovavano già in servizio di controllo del territorio nella zona del centro cittadino, che include anche la villa comunale, intervenivano tempestivamente sul posto raccogliendo la denuncia della vittima e cominciando le ricerche del fuggitivo sulla base della descrizione fornita. Mentre veniva battuta la zona circostante la villa e le vie del centro cittadino gli Agenti venivano contattati dalla sala operativa perché la vittima della rapina aveva individuato il suo aggressore in piazza Marconi, presso un locale di ristorazione. Gli Agenti intervenivano tempestivamente e fermavano il giovane indicato, proprio mentre tentava di dileguarsi e di indossare il giubbino al contrario per non farsi riconoscere. Il predetto, dopo il controllo veniva accompagnato presso gli Uffici della Questura e compiute le formalità di rito, veniva tradotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione della locale Procura della Repubblica.