Bisceglie: così tartarughe, piante ed uccelli rischiano di essere travolti ed uccisi a causa del traffico veicolare

 “Una delle minacce alla presenza dell’avifauna a Cala Pantano è rappresentata dall’eccessivo traffico autoveicolare che, oltre a portare inquinamento, contribuisce in maniera significativa all’allontanamento delle specie migratorie che stazionano nella zona umida, in cerca di cibo e di una sosta tranquilla. Con l’intervento effettuato in questi giorni la stradina di accesso alla battigia è stata resa nuovamente percorribile dai veicoli a motore, che potranno agevolmente accedervi. Riteniamo che il traffico autoveicolare impatterà in maniera devastante sull’avifauna e sul delicato ecosistema della Cala, già seriamente minacciato dalla presenza di quintali di rifiuti che solo le iniziative dei volontari, tra cui la nostra “Operazione Pantano Pulito” di un anno fa, ha parzialmente mitigato con la rimozione della spazzatura. Se è vero che si farà una bonifica, essa richiede ingenti risorse finanziarie in quanto i rifiuti abbandonati si sono dispersi in mare e nell’ambiente circostante” – comincia così il comunicato diffuso dalla sezione Bisceglie-Trani “Gruppo R.A.P. – Ripalta Area Protetta” dell’associazione nazionale Pro Natura. Una delle foto diffuse sui social dall’associazione ambientalista:

“Giova ricordare che l’Ordinanza Balneare della Regione Puglia all’art. 3, comma e) VIETA SEVERAMENTE “il transito e la sosta di automezzi, motociclette, ciclomotori e veicoli di ogni genere, ad eccezione di quelli di soccorso, di servizio delle forze dell’ordine o di pubbliche amministrazioni/enti con specifiche competenze in aree demaniali, di quelli adoperati per la pulizia e la sistemazione delle spiagge”. Perché allora chiudere al traffico il centro cittadino per le domeniche ecologiche e non farlo coerentemente anche per il Pantano? Riteniamo che la Cala necessiti di interventi urgenti ed inderogabili di rinaturalizzazione e l’interdizione al traffico veicolare di qualsiasi genere, così come vuole prescrive la Legge e il buon senso!!”

“Siamo fortemente preoccupati per il destino di uno dei più affascinati scorci paesaggistici della Puglia, già ferito nel 2004 da un altro intervento con le ruspe, attualmente abbandonato all’incuria e probabilmente destinato ad una trasformazione urbanistica irreversibile: si ricordi che c’è la possibilità che venga costruito un motel. Ma quel che più meraviglia è la assoluta assenza di coinvolgimento della nostra Associazione nella programmazione del futuro del sito, che noi vorremmo rilanciare con una prospettiva turistica ecosostenibile. Fatichiamo a comprendere per quale motivo non sia stata avviata la Consulta per l’Ambiente, che abbiamo richiesto nel 2018, dove confrontarsi su queste problematiche. Chiediamo all’Amministrazione di dar seguito a tutte le nostre richieste senza ulteriori indugi” – concludono dall’associazione.

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