“Il ministro Di Maio ha dichiarato in un proprio videomessaggio dell’8 settembre scorso, che erano state installate tecnologie a Taranto che riducono del 20% le emissioni nocive. Quelle tecnologie non sono mai state installate. I dati delle centraline Ispra e Arpa parlano chiaro”. Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink, una delle 23 associazioni convocate il 24 aprile dal vice premier Luigi Di Maio, a Taranto per presiedere la riunione del Tavolo permanente del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis), incalza il ministro del Lavoro sulla questione Ilva: “Quando annuncia una cosa come sicura, e questa non si verifica, diventa pubblicità ingannevole“.
«Voglio dare una notizia a tutti: quel contratto con Mittal era già firmato dal mio predecessore, soltanto che era segreto» – ha poi dichiarato Di Maio. Tuttavia, della bozza di accorto parlavano tutti, sui giornali e non. E quando i sindacati dissero no il predecessore di Di Maio pubblicò sul sito del MISE lo schema della bozza di accordo proposta dal Ministero. Cosa ha fatto il governo allora? Ha semplicemente riscritto le norme esistenti senza abolire l’immunità come ha dichiarato il ministro. Il “mistero”, dunque, si infittisce. Nel video che condividiamo qui sotto è riportato l’intervento di Marescotti e, successivamente, anche l’intervento finale del Ministro Luigi Di Maio. Il video completo della diretta è stato diffuso su Facebook dallo stesso Ministro del Lavoro. Video:
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