Puglia: controlli allo stadio, la Digos arresta due ultrà durante l’incontro Foggia-Salernitana

Nella giornata del 1° maggio u.s., Agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto D.B.G., classe 1986 barese del gruppo ultras “cani sciolti” e R. D., classe 1990 salernitano gruppo ultras “nuova guardia”. Alle ore 15:00 aveva inizio l’incontro di calcio Foggia-Salernitana che, nonostante fosse connotato da un alto indice di rischio a causa della atavica rivalità tra le due tifoserie, si svolgeva regolarmente, con un’ affluenza di spettatori presenti di 9.000 persone, di cui 200 ospiti, giunti a bordo di pullman e mezzi propri.

Nella fase preliminare, nel corso dei controlli preventivamente predisposti, effettuati al passaggio dei tornelli, Agenti della D.I.G.O.S. di Foggia e del Reparto Mobile di Bari controllavano un tifoso salernitano, identificato per R. D., il quale veniva trovato in possesso di un coltello a serramanico occultato all’interno della tasca del giubbotto da egli indossato.
Da ulteriori accertamenti il soggetto risultava destinatario di un provvedimento DASPO emesso dalla Questura di Salerno nel 2016, per una durata di anni 5. Il predetto in considerazione di quanto suddetto veniva tratto in arresto per i reati di cui all’art. 8 co.1 bis L.401/89, art 6 ter 401/89 e art. 699 c.p. mentre l’arma veniva sottoposta a sequestro penale. Il predetto veniva associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione della Procura della Repubblica di Foggia.

Nel corso dei servizi preventivi rivolti ad intercettare i tifosi del Bari calcio, con i quali i sostenitori salernitani sono legati da un rapporto di gemellaggio, gli Agenti della D.I.G.O.S. della Questura di Foggia, intercettavano nei pressi dell’impianto sportivo, in prossimità del settore ospiti, 4 ultras baresi intenti a discutere tra loro. Nel corso del controllo, uno di essi, sedicente, declinava false indicazioni sulla propria identità, pertanto veniva accompagnato in negli Uffici della Questura, dove previo fotosegnalamento si risaliva alla sua esatta identità. Il predetto dopo le formalità di rito veniva denunciato all’A.G. in stato di libertà per false dichiarazioni sull’identità personale. Un altro soggetto del gruppo, da accertamenti effettuati, risultava avere a suo carico due provvedimenti DASPO: il primo emesso dal Questore di Frosinone nel 2014, per la durata di anni 5 ed il secondo emesso dal Questore di Crotone nel 2014, per la durata di anni 8. Il giovane identificato per D.B.G: veniva dichiarato in stato di arresto ed associato presso la locale Casa Circondariale per il reato di cui all’art. 8 co.1 bis L.401/89.