Scontri Casapound Bari: anche candidata europee tra i 27 indagati per “apologia del fascismo”

C’e’ anche una candidata alle elezioni Europee tra le 27 persone indagate nell’inchiesta barese su CasaPound. Come riporta il Tgr Puglia:

“Si tratta di Lucia Picicci, 46enne di Cassano Murge, all’undicesimo posto nella lista di CasaPound-Destre unite. Ne da’ notizia l’edizione barese di Repubblica. Picicci e’ indagata, insieme ad altre 27 persone, per apologia del fascismo. L’inchiesta – condotta dalla Digos e coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi – e’ nata dall’aggressione a sei manifestanti del corteo anti-Salvini, avvenuta a Bari il 21 settembre scorso, da parte di alcuni militanti di CasaPound. Il reato di lesioni viene contestato a dieci esponenti del partito di estrema destra, tra i quali non c’e’ la Picicci. A 28 persone, invece, si contesta il reato di apologia del fascismo “per aver partecipato a pubbliche riunioni, compiendo manifestazioni usuali del disciolto partito fascista ed in particolare per aver attuato il metodo squadrista come strumento di partecipazione politica””.

“Tali reati” – si legge inoltre sul sito Rai – “sono ipotizzati nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, fatto notificare dal procuratore Rossi nei giorni scorsi. Tra le persone indagate c’e’ Lucia Picicci, che la sera del 21 settembre avrebbe partecipato alla riunione dei militanti nella sede di via Eritrea, durante il corteo antifascista. Contestualmente la Corte di Cassazione ha confermato il provvedimento di sequestro della sede di CasaPound in via Eritrea, disposto dal gip l’11 dicembre e confermato a febbraio dal Tribunale del Riesame. La sede – secondo i giudici che hanno esaminato la questione – e’ stata il punto di partenza dell’aggressione agli antifascisti del 21 settembre e c’e’ “il pericolo concreto che ove si presentino occasioni analoghe, legate a manifestazioni di pensiero sgradite, possano tornare a utilizzare l’immobile come base operativa per sferrare simili aggressioni””.